È stato catturato l’uomo che nella notte tra mercoledì e giovedì scorso ha investito e ucciso volontariamente un ragazzo a Reggio Calabria.
La fuga di Francesco Sapone è durata circa 24 ore, ma è già giunta al termine. Il 42enne, che tra mercoledì e giovedì scorso ha travolto e ucciso volontariamente un 27enne marocchino, è stato arrestato a Motta San Giovanni.
È la notte tra mercoledì 19 e giovedì 20 luglio quando Francesco Sapone e Moussine El Rhannaoui si incrociano nella stazione di servizio Q8 lungo la statale 106 jonica, in località Pellaro, Reggio Calabria. Con loro, un’altra persona di nazionalità italiana che accompagnava il giovane 27enne, di origini marocchine.
Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile della Polizia locale grazie alle telecamere di sorveglianza, tutte e 3 le persone coinvolte sarebbero state sotto l’effetto dell’alcool. Sapone, in particolare, avrebbe provocato per futili motivi una lite sfociata in tragedia, che l’ha portato a travolgere con la propria auto le due vittime proprio lì, sul piazzale della stazione di servizio.
Moussine El Rhannaoui è stato travolto in pieno ed è stato soccorso dagli operatori del 118, che l’hanno trasportato in fin di vita fino all’ospedale di Reggio Calabria, dove è morto poco dopo. L’altra persona coinvolta, invece, è risultata lievemente ferita e gli operatori l’hanno trasportata in ospedale in condizioni stabili.
Secondo quanto riportato, Sapone sarebbe ripassato sul corpo della vittima facendo anche marcia indietro, dopodiché si è dato alla fuga. Una morte assurda e tragica, privare qualcuno della vita a soli 27 anni a causa di una lite per futili motivi e l’influenza dell’alcool è profondamente sconvolgente e ingiusto.
La latitanza del 42enne, tuttavia, è durata poco. L’uomo, inoltre, era già noto alle forze dell’ordine a motivo della sua presunta vicinanza alla criminalità organizzata della località di Pellaro, ed era un assiduo frequentatore di quella stazione di servizio.
A indagare sui fatti la Squadra Mobile della Polizia Locale, coordinata dal Procuratore Giovanni Bombardieri e dal Pubblico Ministero Lucia Spirito. Ricostruendo la dinamica dell’episodio, gli inquirenti hanno indirizzato le ricerche del colpevole verso Motta San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria. Lì, infatti, già nella mattinata di giovedì le Forze dell’ordine avevano ritrovato l’auto dell’uomo nei pressi dell’abitazione del suocero.
Ed è proprio lì che si nascondeva il 42enne, che una pattuglia delle Volanti ha finalmente catturato nella notte, sorprendendolo mentre si rinfrescava nei pressi di una fontanella pubblica. Sapone non ha opposto resistenza e le Forze dell’ordine l’hanno arrestato con l’accusa di omicidio.
Al momento si trova nel carcere di Arghillà e attende di essere presentato davanti al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) per la convalida dell’arresto. Durante questa procedura, il GIP valuterà se ci sono prove sufficienti per giustificare l’arresto e se quest’ultimo si è svolto nel rispetto delle procedure legali.
Se il GIP convaliderà l’arresto, si tratterrà il sospettato in custodia cautelare per il proseguimento delle indagini. In caso contrario, verrà rilasciato. La convalida del GIP è un momento critico per garantire il rispetto dei diritti dell’arrestato e l’applicazione della giustizia.
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