Faceva parte dell’ex Avanguardia Nazionale e, già un anno fa, era stato condannato all’ergastolo per la strage di Bologna del 1980. Paolo Bellini è stato arrestato.
La conferma è arrivata da uno dei suoi legali. Ma cerchiamo di capire nel dettaglio cosa è successo di preciso.
Paolo Bellini arrestato
Un anno fa, era stato condannato come uno degli esecutori materiali della strage del 2 agosto del 1980 alla stazione di Bologna. Lui si chiama Paolo Bellini ed è stato, definitivamente arrestato. A dare conferma di ciò che è avvenuto, è stato uno dei legali, confermando che l’arresto sarebbe avvenuto su ordinanza della corte d’assise d’appello di Bologna.
Bellini faceva parte dell’ex Avanguardia nazionale e, in primo grado dalla corta d’assise di Bologna, era stato condannato un anno fa all’ergastolo, dicevamo, come uno degli esecutori materiali della strage di Bologna.
Sarà, in una conferenza stampa oggi, alle ore 13, nei locali della Procura Generale della Repubblica di Bologna, che il Procuratore Generale facente funzione Lucia Musti, anche alla presenza del Personale della Polizia di Stato di Bologna-Digos, del nucleo di Polizia Economico-Finanziario della Guardia di Finanza di Bologna e della Dia di Roma, spiegherà e darà ulteriori dettagli circa l’arresto eccellente effettuato questa mattina.
Un video di un turista tedesco aveva fatto riaprire le indagini proprio a carico di Bellini stesso. Secondo le prime informazioni Bellini stava preparando alcuni omicidi come forma di vendetta dopo la sentenza della sua condanna, tra questi c’era quello della sua ex moglie, che aveva fatto da testimone nel processo.
Era stato già condannato all’ergastolo un anno fa
Bellini, come dicevamo, era stato condannato come esecutore materiale della strage del 2 agosto del 1980 alla stazione di Bologna. La bomba esplosa provocò la morte di 85 persone ed il ferimento di altre 200. Per l’accusa Bellini era uno degli attentatore, per la precisione il quinto in azione. Era insieme con i Nar condannati in definitiva, fra i quali Giusva Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini.
Uno dei passaggi delle motivazioni della sentenza di condanna all’ergastolo dell’ex Avanguardia Nazionale così afferma: “Sia consentito affermare – per quanto si tratti di una notazione non giuridica e che attiene invece a una valutazione di comune buon senso – che gli elementi di prova ravvisabili a carico di Paolo Bellini si palesano, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, come di gran lunga maggiori e più incisivi rispetto a quelli ravvisati a carico di altri soggetti che sono stati condannati per lo stesso fatto”.
Ad oggi il suo arresto definitivo, come confermato da un legale.