Catturato dai Ros di Genova dopo una caccia durata oltre quattro anni. Il capo del clan era sfuggito anche al blitz Rinascita Scott.
Capo indiscusso dell’omonima famiglia attiva nella zona di Sant’Onofrio, a Vibo Valentia, sulla testa di Bonavota pendeva anche un mandato di cattura internazionale.
Arrestato Pasquale Bonavota, l’ultimo boss di ‘Ndrangheta ancora latitante
Era l’ultimo boss di ‘ndrangheta rimasto ancora a piede libero. Questa mattina anche Pasquale Bonavota – uno dei quattro latitanti più ricercati d’Italia – è stato arrestato dai carabinieri dei Ros di Genova. Capo indiscusso dell’omonima famiglia, da cui aveva ereditato cognome e “professione”, Bonavota si era dato alla macchia quattro anni fa e nonostante una caccia fittissima, sembrava essere diventato un fantasma.
Sulla sua testa pendeva anche un mandato di cattura internazionale. L’arresto di questa mattina è scattato al termine di articolate indagini condotte dal raggruppamento operativo speciale e dai Comandi provinciali Carabinieri di Genova e Vibo Valentia. Bonavota era ricercato in quanto destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Catanzaro nell’ambito dell’indagine rinominata Rinascita – Scott del Ros, poiché accusato di associazione mafiosa con il ruolo di promotore della cosca Bonavota, attiva nella zona di Sant’Onofrio, a Vibo Valentia. Bonavota era – almeno fino a questa mattina – l’unico indagato rimasto ancora a piede libero.
Al momento non sono state ancora rese note le modalità dell’arresto, né il luogo in cui il super boss si nascondesse.
«Un risultato importante, frutto di anni di collaudata sinergia tra il Ros e la Dda. Questa indagine conferma l’indispensabilità delle intercettazioni, senza le quali non saremmo arrivati alla cattura del boss»
le parole del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri.