Il militare è accusato di aver fornito informazioni ad amici imprenditori, italiani e cinesi. Ai domiciliari sono finiti un imprenditore e il titolare di un’agenzia investigativa, entrambi con l’accusa di corruzione.
Il comandante avrebbe ottenuto, in cambio dei suoi presunti favori, bottiglie di vino del valore di 1.800 euro e il pagamento di un viaggio per il figlio negli Stati Uniti.
Arrestato per corruzione il comandante dei carabinieri di Prato
Il comandante della compagnia dei carabinieri di Prato, tenente colonnello, è finito in carcere con l’accusa di accesso abusivo al sistema informatico e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. A chiedere la misura cautelare il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze, Anna Liguori.
Nell’ambito della stessa inchiesta sono stati disposti gli arresti domiciliari per un imprenditore, socio di maggioranza dell’azienda di tintura tessile Gruppo Colle srl, e il titolare di un’agenzia investigativa. Entrambi sono accusati di corruzione.
Secondo quanto riferisce l’Ansa, il comandante avrebbe fornito informazioni riservate ad amici imprenditori, accedendo abusivamente alla banca dati dei Carabinieri. In totale sono 99 gli accessi finiti nel mirino delle indagini. In cambio, sempre secondo l’agenzia Ansa, il militare avrebbe ottenuto bottiglie di vino del valore di 1.800 euro e il pagamento di un viaggio negli Stati Uniti – costato 5mila euro – per il figlio.
Il Comando generale dei carabinieri ha richiesto e avviato la procedura di trasferimento presso un’altra sede e, qualora le accuse venissero confermate, potrebbe valutare l’allontanamento dal corpo dei Carabinieri.