La notte scorsa è stato arrestato Wayne Rooney, ex asso del Manchester United ora all’Everton: secondo la polizia, era ubriaco. E’ stato fermato vicino a casa sua, Cheshire, dopo una serata in un locale. Secondo la stampa britannica, l’attaccante aveva un po’ alzato il gomito. E non è la prima volta: lo scorso mese di novembre passò un’intera nottata a un party organizzato nello stesso hotel in cui era in ritiro la Nazionale inglese, dopo la vittoria contro la Scozia. E venne pizzicato dai paparazzi visibilmente alticcio.
Rooney, che ha 31 anni, ha appena fatto sapere di aver concluso la sua avventura con la Nazionale britannica, dopo una carriera costellata da 53 gol in 119 partite. Con lo United, dopo 13 anni, lascia in eredità 183 segnature. La nuova avventura con l’Everton è iniziata piuttosto bene. Pochi giorni fa, infatti, ha segnato il gol numero 200 in Premier League contro il Manchester City. Una bella soddisfazione per lui, ex United.
In sette partite con l’Everton, squadra in cui mosse i primi passi della sua bella carriera, Rooney ha già segnato due reti e fatto un assist in questo inizio di stagione. Probabilmente, la Società multerà il giocatore. Le notti brave, seppure non così atipiche nel calcio inglese, rovinano l’immagine non solo del giocatore, ma anche della squadra per cui è tesserato. Anche in questo caso, nonostante i controlli oltremanica non siano così rigidi come possono essere in Italia.
Come leggiamo sul ‘Mirror’, la moglie di Wayne Rooney. Coleen, ha annunciato di essere incinta. Sta aspettando il quarto figlio della coppia. Gli altri tre figli si chiamano Kay, Klay e Kit. Dopo l’ultima sconfitta contro il Chelsea, Rooney ha dichiarato di sentirsi bene, di essere contento della pausa per gli impegni delle Nazionali per potersi riposare un po’ e di star aspettando la sfida contro il Tottenham. La ‘bravata’ cambierà le cose?