Martin Shkreli è stato arrestato e incriminato per frode e distrazione fraudolenta di fondi. Lo scorso settembre era finito al centro della cronaca per aver ingiustificatamente alzato il prezzo del farmaco salvavita, Daraprim, da 13.50 a 750 dollari.
Shkreli, 32 anni, è stato arrestato a New York con l’accusa di aver truffato gli investitori attirandoli con il miraggio degli alti profitti, in due fondi di investimento da lui gestiti: MSMB Capital Management e MSMB Healthcare Management. A finire in manette è anche il suo legale, Evan L. Greebel.
Ma non finisce qui. L’imprenditore è finito nel mirino anche per aver utilizzato come ‘salvadanaio’ la società biotecnologica Retrophin.
Retrophin era infatti lo strumento con cui pagava gli investitori in MSMB.
Tuttavia l’arresto di Shkreli è soltanto l’ultimo degli episodi discutibili che hanno visto il finanziere come protagonista. Come accennato in apertura, nei mesi scorsi, aveva modificato il prezzo di un farmaco per la cura dell’Aids, portandolo a una cifra astronomica.
Hillary Clinton aveva definito l’operazione ‘vergognosa’ e aveva assicurato che avrebbe messo in atto un rigido sistema di controllo dei prezzi sui farmaci.
Ma l’imprenditore non si era scomposto più di tanto e alle accuse aveva risposto che l’aumento del prezzo della medicina, serviva per poter finanziare la ricerca di nuovi farmaci.
In quel periodo aveva dovuto rispondere delle sue azioni in numerose interviste. Alla fine aveva congedato tutti con una battuta alquanto discutibile: nel ripercorrere le sue azioni, riguardandosi, aveva affermato: ‘Ho bisogno di un taglio di capelli’.
Shkreli, entrato nell’industria finanziaria a soli 17 anni, è stato cacciato da Retrophion, la società che lui stesso aveva fondato, per una serie di azioni indiscriminate e perché forse ritenuto troppo immaturo per guidare un’azienda quotata.
Dopo essere stato espulso, non ha perso tempo e ha fondato una nuova società, la Turing.