L’INPS ha confermato anche per il 2023 la pensione a 57 anni per alcune categorie di lavoratori. Quali? Scopriamolo insieme.
Lavoro e pensioni sono due delle tematiche più importanti per la nostra società, ed è proprio su di esse che il governo continua a concentrarsi senza sosta per far sì che tutti i cittadini abbiano ciò che gli spetta. Lavorare, infatti, è un diritto di tutti, così come lo è anche, al momento opportuno, congedarsi dalla propria vita professionale.
La carriera che scegliamo di intraprendere è un’attività che ci accompagna per moltissimi anni, alla quale dedichiamo attenzione, dedizione e, soprattutto, tempo. A un certo punto del percorso, però, arriva il momento di lasciare spazio ai giovani, come si suol dire; di lasciare il lavoro di accedere finalmente alla pensione. Questo è un traguardo molto atteso da tutti i lavoratori, ma ci sono delle regole ben precise per accedervi. Esse riguardano, come tutti saprete, non solo i contributi versati, ma anche l’età anagrafica.
Per ciò che concerne la cessazione dell’attività lavorativa esistono varie forme di pensione anticipata. Tra esse, ce n’è una in particolare che permette ad alcune categorie di lavoratori di accedere al pensionamento all’età di 57 anni. È necessario, però, possedere determinati requisiti. Ecco di che cosa si tratta.
INPS: pensione 57 anni
Andare in pensione non rappresenta solamente un grande traguardo dal punto di vista lavorativo, ma anche sotto quello personale, perché determina il momento in cui, dopo anni e anni di attività, ci si può finalmente concedere un po’ di meritato riposo. Questo, però, dipende da diversi fattori, compresa l’età a cui si ha avuto accesso al mondo del lavoro e non solo. Per questo motivo, non è possibile fare di tutta l’erba un fascio, ed è giusto che a ognuno venga riconosciuto ciò che gli spetta, ed è stata così confermata la possibilità di andare in pensione 57 anni.
Tale agevolazione, ovviamente, non vale per tutti i lavoratori, ma solamente per tre determinate categorie, ovvero, gli aventi diritto all’APE sociale (Anticipo pensionistico sociale); coloro i quali possono accedere al pensionamento precoce e, in alcuni casi, i percettori di pensione di invalidità. Scopriamo insieme, a questo punto, quali sono tutti i requisiti da possedere.
Chi può accedere al pensionamento anticipato
Le tre categorie di lavoratori precedentemente citati, dunque, possono avere diritto ad andare in pensione a 57 anni. Tuttavia, anch’essi sono chiamati a possedere determinati requisiti. Per ciò che concerne l’APE sociale, può accedere a tale metodo di pensionamento chi ha iniziato a lavorare all’età di 16 anni ed è tra chi rientra alla pensione anticipata a spese dello stato; chi si prende cura di un familiare di primo grado convivente o del proprio coniuge (valida anche l’unione civile) da un periodo di almeno sei mesi; chi possiede una disabilità almeno del 74% e chi svolge lavori usuranti da almeno sei anni.
Per quanto riguarda le pensioni precoci, invece, possono andare in pensione le donne e gli uomini che hanno iniziato a lavorare rispettivamente a 15 e a 14 anni, a patto che non vi sia stata alcuna interruzione a livello contributivo e che abbiano accesso alla pensione anticipata ordinaria a distanza di tre mesi da quando è stato maturato il requisito, fatta eccezione per la scuola e per l’AFAM (Alta formazione artistica musicale e coreutica).
E infine, le donne che hanno lavorato nel settore privato aventi diritto alla pensione di invalidità con una percentuale pari all’80%; che abbiano versato contributi per almeno vent’anni e che abbiano diritto al pensionamento all’età di 56 anni con una finestra di decorrenza di un anno.