Arriva “Reflect”, il corto della Disney che tratta il tema della dismorfia corporea

Ormai è chiaro a tutti, il corto firmato Disney è assolutamente imperdibile. Su Tik Tok è diventato ormai una notizia virale e tutti non fanno che parlare dell’idea di Disney di affrontare questo tema sull’immagine corporea e sull’importanza di accettare se stessi così come si è. L’idea del film è incentrata sulla volontà di sviluppare la propria autostima, proprio come fa la protagonista all’interno del cortometraggio.

Bianca di Riflect
Bianca di Riflect- Nanopress.it

La storia è incentrata su Bianca, una ballerina che da sempre combatte il suo riflesso allo specchio, e da qui ovviamente nasce il titolo del corto Disney. Bianca è la prima eroina del mondo Disney a non indossare una tuta taglia slim. Questo cortometraggio che di certo  appassionerà tanti bambini è diretto da Hillary Bradfield,  ovvero la story artist del marchio Disney Animation.

Bradfield nel frattempo sembra proprio che stia lavorando anche al secondo film di Frozen ed encanto, che come sappiamo ha rapito il cuore ti tanti bambini, diventando  uno dei film cartone più amato di sempre. Vediamo ora meglio la storia di Reflect e scopriamo che cosa si cela dietro il personaggio di Bianca, la protagonista del corto firmato Disney.

La trama del film

Il racconto È già disponibile su Disney + per chiunque volesse vederlo e appassionarti ad una storia emozionante. Il corto parla di una ragazza di 13 anni con il sogno di diventare una ballerina di danza classica. il punto focale però è che lei si sente totalmente diversa rispetto a come si ci aspetta che sia realmente una ballerina di danza e soprattutto rispetto ai canoni imposti dalla sua scuola ed ai suoi compagni. 

Bianca è molto forte e non si demoralizza mai, supera tutti gli ostacoli che gli si pongono davanti e fa del suo punto di debolezza il suo punto di forza. La sua paura e i suoi dubbi, che l’aggrediscono ogni giorno, diventano così la sua energia, fatta di grazia e potenza. Il corto diventa canale per passare un messaggio di body positivity e di accettazione del proprio corpo e della propria persona, al quale si arriva attraverso un lungo percorso alla scoperta di se stessi. 

Bianca soffre di dismorfia corporea, che è un disturbo che modifica la visione dei propri difetti, a tal punto da farli diventare una vera e propria ossessione per chi ne soffre.  Per rendersene conto basta guardare la prima clip del corto, dove Bianca si esercita a ballare e come sfondo la sua immagine riflessa spezzata, che serve ad accentuare il concetto che lei ha un modo distorto di percepire il proprio corpo. Di certo questo è il primo  corto che affronta questa tematica.

La risposta del pubblico

Da subito il corto è stato apprezzato da chiunque lo abbia visto, in quanto riesce a suscitare empatia e una sorta di identificazione nel personaggio di Bianca. Ognuno di noi infatti crescendo ha interiorizzato e ogni volta nutrito le percezioni negative e quasi sempre esagerate sui nostri difetti e sul nostro corpo. Disney è riuscita a mettere in evidenza uno dei temi taboo di questa era, in modo delicato ma di impatto.

Bianca che balla
Bianca che balla- Nanopress.it

Su Tik Tok Inoltre è nato una catena composta da tutte le persone che hanno visto il film e che hanno deciso di parlare apertamente di cosa Bianca significhi per loro, condividendo anche esperienze di vita vissuta. Di certo un film del genere può aiutare chi soffre di dismorfismo corporeo a sentirsi meno solo e magari potrebbe convincerlo a parlare dei propri problemi.

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