Arrivate in Italia le prime dosi di Johnson & Johnson: gli Usa chiedono la sospensione

Sono sbarcate in Italia le prime 184 mila dosi del vaccino Johnson & Johnson, il quarto vaccino approvato dall’Ema, dopo Pfizer, Moderna e AstraZeneca. Il primo lotto di vaccini si trova attualmente all’hub nazionale della Difesa di Pratica di Mare, ma si attendono ulteriori dosi nelle prossime settimane. Intanto dagli Stati Uniti arriva una richiesta di sospensione del vaccino, secondo quanto riportato dal New York Times. La sospensione è legata a sei pazienti negli Stati Uniti che hanno sviluppato una malattia rara, nelle due settimane successive la vaccinazione, con coaguli di sangue. Si tratta di donne tra i 18 ed i 48 anni: una donna è morta ed un’altra è ricoverata in gravi condizioni in Nebraska

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Si attendono 45 milioni di dosi entro giugno

L’arrivo e lo stoccaggio dei vaccini presso l’hub nazionale di Pratica di Mare è gestito dal Comando operativo di vertice interforze nell’ambito dell’operazione Eos. Ieri, in tarda serata, sono arrivate anche 175mila dosi di AstraZeneca. Infatti, come sottolinea l’ufficio del Commissario straordinario, i due arrivi rientrano nel programma di 4,2 milioni di dosi che giungeranno in Italia nel periodo dal 1 al 22 aprile. In attesa delle prime somministrazione del vaccino Johnson & Johnson, il commissario all’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, rassicura: “Per giugno avremo 45 milioni di dosi“.

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Figliuolo risponde a De Luca: è scontro sui vaccini

Per quanto riguarda lo scontro con i governatori regionali, Figliuolo ribadisce: “A fine maggio saremo comunque in grado di passare alle categorie produttive per far ripartire il Paese“. A conferma delle sue dichiarazioni, ci sono i dati elencati dal commissario: “Nel trimestre che va da aprile a giugno avremo 45 milioni di dosi, vuol dire 15 milioni al mese. È la quantità giusta“. E aggiunge: “Sbaglia chi pensa di poter trascurare anziani e fragili“, riferendosi alle affermazioni del governatore campano De Luca. “Anche io voglio riaprire l’Italia, ma soltanto quando avrò messo al sicuro chi rischia la vita“, conclude Figliuolo.

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