Arriveranno 90 euro in più ai pensionati che fanno questa mossa entro il 2 maggio

I pensionati sopra i 75 anni che ricorderanno la scadenza del 2 maggio potranno guadagnare 90 euro. Ecco cosa succede. 

Pensionati alle poste
Pensionati alle poste – Nanopress.it

Con il ritmo frenetico della vita quotidiana, può succedere di dimenticare alcuni pagamenti. Siamo continuamente bombardati da impegni, scadenze e attività, il che può rendere difficile tenere traccia di tutto. Tuttavia, questa mancanza di attenzione può essere in certi casi un vero problema, perché può comportare sanzioni. In casi meno gravi, ma comunque spiacevoli, può portare a non approfittare di agevolazioni davvero convenienti. È il caso di alcuni pensionati italiani che, come vedremo, non devono dimenticarsi della scadenza del 2 maggio per risparmiare ben 90 euro

Ben 90 euro guadagnati per i pensionati che si ricordano del 2 maggio

Come anticipato in apertura, ricordare tutte le date e i relativi pagamenti non è semplice. Una soluzione può essere quella di consultare di tanto in tanto lo “scadenziario fiscale” pubblicato di mese in mese dall’Agenzia delle Entrate, in modo da appuntarsi le date da rispettare e i vari pagamenti dovuti.

E proprio all’inizio di maggio c’è una data importantissima che i pensionati non devono dimenticare. Il 2 maggio, infatti, è il termine ultimo fissato per inviare all’Agenzia delle Entrate la richiesta di esonero dal canone RAI. I pensionati sopra i 75 anni che possiedono i requisiti richiesti per l’esonero, quindi, farebbero bene ad affrettarsi per inviare la richiesta.

90 euro
Domanda entro il 2 maggio per l’esonero dal canone RAI – Nanopress

Il canone RAI infatti ha un costo di 90 euro all’anno, cifra che sicuramente fa comodo risparmiare. Soprattutto nel caso dei pensionati interessati dall’agevolazione, che hanno un reddito basso, sotto gli 8.000 euro, pertanto potrebbero trarre grande vantaggio da questo piccolo aiuto. 

Perché per i pensionati è utile risparmiare quei 90 euro

Per i pensionati sopra i 75 anni con un reddito annuo inferiore a 8.000 euro, non pagare il canone RAI da 90 euro può essere un aiuto importante per la gestione del proprio budget. Molti pensionati in questa fascia di reddito dipendono principalmente dalla loro pensione e spesso hanno difficoltà a far fronte alle spese quotidiane, specialmente con il continuo aumento dei prezzi.

L’esenzione dal canone RAI, che può essere piuttosto elevato, può quindi rappresentare un notevole risparmio annuale per questi cittadini. Inoltre, molti pensionati sopra i 75 anni sono meno attivi e trascorrono più tempo a casa, il che significa che la televisione e la radio sono spesso le loro principali fonti di intrattenimento e di informazione.

Requisiti e domanda per l’esonero dal canone RAI

Abbiamo compreso che ricordarsi di inviare la richiesta per l’esonero dal canone entro il 2 maggio è molto importante. Ma quali sono i requisiti per fare domanda? Avere più di 75 anni, un reddito dagli 8.000 euro in giù, e non convivere con soggetti che posseggono un proprio reddito, tranne se si tratta di collaboratori o badanti. E, ovviamente, fare domanda entro i termini fissati.

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Chi ricorda questa scadenza potrà risparmiare 90 euro – Nanopress.it

I pensionati interessati totalmente dalla misura sono coloro che hanno compiuto 75 anni entro la fine di gennaio 2023. Questi godranno dell’esonero dal canone RAI per tutto il 2023. Coloro che invece hanno compiuto 75 anni tra il 1° febbraio e il 31 luglio 2023 dovranno pagare solo metà del canone, e riceveranno l’esonero per gli ultimi 6 mesi dell’anno.

Il termine per la presentazione della domanda era fissato, in origine, per il 30 aprile. Si trattava però di una domenica, motivo per cui la scadenza è stata spostata al 2 maggio. E dobbiamo dire che qualche giorno in più potrebbe fare comodo a molti che avevano dimenticato di poter usufruire di questa interessante agevolazione.

Come fare domanda per ricevere l’esonero? Bisogna presentare una dichiarazione sostitutiva a cui allegare una fotocopia della carta d’identità di chi fa domanda. Dopodiché, si potrà inviare la dichiarazione fisicamente, presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, oppure la si potrà spedire come raccomandata

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