Censura nel mondo dell’Arte: la Francia ha deciso di nascondere, nel capolavoro di Delacroix, La Libertà che guida il popolo, i seni della fanciulla in primo piano, personificazione allegorica della libertà. Non in patria, ovviamente, ma nelle scuole francesi del Medio Oriente, nello specifico in un liceo di Kuwait City. ‘Tutte le scuole francesi all’estero sono soggette alla legge del paese in cui sono stabilite, a differenza di ambasciate o consolati’, è stata la formale spiegazione del ministro della Pubblica istruzione Najat Vallaud-Belkacem, giustificando così la scelta. Ma, mentre in Medio Oriente l’intransigenza morale non si lascia scalfire, a Parigi gli studenti sono obbligati a leggere, per programma scolastico, libri che – come Papà porta la gonna – sottolineano il valore, imprescindibile, di uguaglianza tra uomo e donna.
La Francia, dunque, censura l’Arte in Medio Oriente e lo fa nascondendo l’immagine della donna con i seni al vento, simbolo della libertà, nello splendido capolavoro di Eugène Delacroix. Il dipinto, dal titolo La Libertà che guida il popolo, rappresenta, infatti, una fanciulla in primo piano che guida l’umanità verso un futuro migliore. Fonte di ispirazione per capolavori come I miserabili di Victor Hugo, il quadro è il simbolo della Rivoluzione Francese ed è presente, per il forte valore simbolico di cui si fa carico, in tutti i libri di testo francesi come allegoria della Repubblica. In tutti tranne in quelli utilizzati nelle scuole francesi del Medio Oriente.
In un liceo di Kuwait City, infatti, i seni della donna che guida il popolo verso un futuro migliore sono nascosti da un bel po’ di adesivo rosso, confermando così, come spiega Le Monde, il divieto nei programmi della scuola primaria e in quella secondaria di rappresentare, graficamente o per immagini, qualsiasi soggetto nudo o che abbia anche un minimo riferimento di carattere erotico – sono vietate perfino le illustrazioni che spiegano la complessità, biologica, della fecondazione interna ed esterna degli animali. Ma non è tutto.Anche un altro dipinto fortemente rivoluzionario come La Vérité amène la République et l’Abondance di Nicolas de Courteille – che spiega, allegoricamente, come la politica, ossia la Repubblica, e l’economia siano figlie della Filosofia – è stato censurato a dovere, a dispetto di quanto si afferma nella normativa d’oltralpe secondo la quale ‘gli istituti scolastici francesi in Medio Oriente devono offrire un insegnamento simile a quello offerto in Francia in una scuola statale’.
Ironia, ipocrisia o rigore morale? Certo è che con l’apertura ad Abu Dhabi, prevista a dicembre, di una sede distaccata del museo del Louvre, saranno non pochi i problemi di natura censoria che si dovranno affrontare: saranno ‘nascosti’ anche i capolavori di Picasso, di Gauguin o di Van Gogh? Staremo a vedere.
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