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Cos’è l’artrite reumatoide? I sintomi, le cause quali sono? E le cure esistono? Si tratta di una malattia autoimmune che causa l’infiammazione cronica delle articolazioni, in particolare di mani, piedi e polsi, molto frequente è anche l’artrite del ginocchio. A essere colpita è la membrana sinoviale che riveste le articolazioni: le sostanze rilasciate dalle cellule immunitarie, che attaccano la membrana, provocano il gonfiore e il danno della cartilagine e dell’osso costituenti l’articolazione. I dolori dell’artrite reumatoide possono colpite soggetti di qualsiasi età, compresi i bambini, tuttavia è più frequente nelle donne tra i 40 e i 50 anni. La diagnosi di artrite, considerate le cause non certe e la variabilità dei sintomi, è piuttosto complicata, tuttavia per alleviare la sintomatologia dolorosa è opportuno rivolgersi a uno specialista ai primi sintomi sospetti. Vediamo quindi tutto quello che c’è da sapere sull’artrite reumatoide, le differenze con l’artrosi, i sintomi, le cause e le cure, e l’artrite reumatoide giovanile.
Artrite e artrosi: le differenze
Artrite e artrosi rientrano entrambi nella grande famiglia delle patologie reumatiche: entrambe colpiscono le articolazioni e sono caratterizzate da dolore cronico, sovente accompagnato da rigidità e limitazione nei movimenti delle articolazioni colpite. Molto spesso, artrosi e artrite, per la somiglianza della sintomatologia, vengono confuse l’una con l’altra, ma in realtà, si tratta di due patologie ben distinte. Si differenziano in diversi punti. A distinguerle c’è l’età dei soggetti colpiti e la natura della malattia: l’artrite è una patologia infiammatoria cronica di origine autoimmune che può svilupparsi in soggetti di ogni età, anche nei bambini, mentre l’artrosi è una malattia degenerativa che insorge soprattutto dopo i 50 anni.
Artrite reumatoide giovanile
L’Artrite Idiopatica Giovanile (AIG), detta anche artrite reumatoide giovanile o artrite cronica giovanile, colpisce sempre le articolazioni provocando gonfiore e infiammazione, ma è caratteristica dell’età giovanile. Con il termine ‘idiopatica’ si intende che le cause esatte non sono note, ma solo il meccanismo che genera l’infiammazione, mentre con il termine ‘giovanile’ si intende appunto l’età precoce dell’esordio: i sintomi infatti compaiono prima dei 16 anni. Infine, la parola ‘cronica’ indica l’andamento lento e perdurante della patologia, che alterna periodi di benessere (detto remissione), a periodi di riacutizzazione.
Artrite: sintomi iniziali
Conoscere i sintomi dell’artrite reumatoide è il modo migliore migliore per identificare i soggetti colpiti. I sintomi iniziali dell’artrite reumatoide, ovvero quelli che caratterizzano la prima fase della malattia cronica, sono:
– Articolazioni arrossate e gonfie;
– Sensazione di calore a livello delle articolazioni;
– Rigidità articolare nelle prime ore del mattino accompagnata a difficoltà di movimento.
Con il trascorrere del tempo, i sintomi iniziali possono evolversi verso una vera e propria riacutizzazione dell’artrite. In fase acuta, i sintomi dell’artrite reumatoide possono essere:
– Rossore e gonfiore articolare;
– Noduli reumatoidi (protuberanza di colore rosso sulla pelle);
– Deformità delle articolazioni;
– Dolore al torace e difficoltà di respirazione;
– Secchezza della bocca e dl bulbo oculare.
I sintomi iniziali dell’artrite reumatoide possono rimanere inosservati a lungo, allungando notevolmente i tempi di diagnosi, I primi segnali dell’artrite cronica che colpisce le articolazioni di mani e piedi possono già manifestarsi intorno ai 20 anni. In altri casi invece, la malattia ha un esordio improvviso intorno ai 50 anni.
Artrite: le cause
Quali sono per l’artrite le cause principali? L’artrite reumatoide è una malattia multifattoriale, ovvero causata da molteplici fattori differenti, condizione che rende più complicata la diagnosi. Tra le cause dell’artrite si annoverano una predisposizione genetica, alcune infezioni virali e anche il fumo sembra essere una condizione predisponente. Nella maggior parte dei casi, l’artrite reumatoide si sviluppa in un soggetto, avente una predisposizione genetica, che dinanzi a un evento scatenante, genera una risposta auto-immune. Quello che l’organismo mette in atto è una risposta immunitaria anomala, che colpisce le articolazioni causando infiammazione cronica e conseguente danno articolare. Tra le cause dell’artrite reumatoide vi sono anche infezioni virali (Human Herpes Virus 6 ed Epstein-Barr Virus), stress, cattiva igiene orale (parodontiti con proliferazione di Porphyromonas gingivalis).
Artrite: la cura
Per l’artrite, una cura esiste? Attualmente, purtroppo non esistono cure in grado di eliminare del tutto la patologia. Non essendo ancora noti i fattori che predispongono all’insorgenza della malattia, è impossibile prevenirla e anche rallentarne l’evoluzione. Proprio per questo, è importante rivolgersi immediatamente allo specialista reumatologo, in caso di sintomi sospetti: il medico potrà prescrivere specifiche analisi del sangue, radiografie ed ecografie, che consentono di fare la diagnosi e identificare il grado di evoluzione della malattia. Lo scopo è quello di poter intervenire quanto prima sul controllo del dolore, sintomo portante e logorante dell’artrite reumatoide. I farmaci che vengono solitamente somministrati per gestire la sintomatologia dell’artrite reumatoide sono: FANS (anti-infiammatori non steroidei), corticosteroidi, DMARDs e farmaci biologici.
Artrite: rimedi naturali
Esistono per l’artrite, rimedi naturali? Considerato che non esistono terapie risolutive per l’artrite reumatoide, è utile servirsi anche di quei rimedi che arrivano dalla natura, per gestire al meglio la sintomatologia dolorosa, tratto distintivo di questa patologia cronica.
Artiglio del diavolo
L’artiglio del diavolo ha una potente azione analgesica e antinfiammatoria e da secoli viene utilizzato nella medicina tradizionale dei popoli sud-africani, per la cura dei problemi del sistema osteo-articolare. L’artiglio del diavolo infatti è particolarmente efficace nelle situazioni che causano dolore e infiammazione come tendiniti, artrosi, mal di schiena, mal di denti, cervicale e sciatica.
La spirea
La spirea, insieme al salice, è considerata la pianta che svolge la migliore azione antinfiammatoria, analgesica e antipiretica: agisce inibendo la sintesi delle prostaglandine (PGE2), responsabili del dolore e del processo infiammatorio dei tessuti. Proprio per questo viene sovente impiegata per lenire gli stati dolorosi causati da artrosi, artrite reumatoide, dolori articolari, mal di denti, mal di schiena e cervicale. Inoltre, la spirea, a differenza dei farmaci antinfiammatori chimici, non irrita la mucosa gastrica, ciò significa che non provoca né gastrite, né ulcera: la presenza delle mucillagini, svolge un’azione protettiva delle mucose, riducendo i processi erosivi delle pareti gastriche.
La Boswellia
Gli acidi boswellici, contenuti nella resina, agiscono riducendo la produzione di sostanze che facilitano i processi infiammatori. Il meccanismo d’azione è simile a quello dei farmaci, con il vantaggio di non dover subire i più comuni effetti collaterali, ad esempio a carico della mucosa gastrica. Diversi studi hanno confermato l’efficacia della Boswellia come antiinfiammatorio e antiartritico.