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Asia Argento contro il regista Luca Guadagnino, scelto per dirigere il remake di Suspiria: alla figlia di Dario Argento (con cui i rapporti sono altalenanti) non piace la scelta e non ha mancato di farlo sapere urbi et orbi su Twitter, con termini poco ortodossi. Se già Argento sembrava poco entusiasta dell’operazione – ‘Rifare un film cosa vuol dire? Non vuol dire nulla, è solo un’operazione commerciale‘ – la figlia si è decisamente infuriata, dando al povero regista di A Bigger Splash (ma anche di Melissa P, del 2005) del ‘buono a nulla’, nonché figlio di p****na’. E non finisce qui…
‘Luca Guadagnino? E’ un buono a nulla che brucerà all’inferno, un subdolo figlio di p***na che lecca c*li a destra e a manca per poterseli f***ere meglio‘. Così parlò Asia Argento su Twitter, rispondendo ad un fan che gli chiedeva del rifacimento di Suspiria: considerando che le riprese del remake sarebbero dovute partire in inverno e invece, e siamo in primavera, poco ancora si sa, magari il progetto verrà abbandonato, ma intanto la figlia di Dario Argento si porta avanti.
Asia Argento avrà quindi annunciato il ‘ritiro’ dal mondo del cinema, ma sui film del padre ha le idee chiare (che poi sono le stesse dei fan): magari Dario Argento non sarà più il maestro dell’horror che era una volta, ma i capolavori argentiani non si toccano. Neanche lo stesso regista, come riportavamo sopra, si era detto entusiasta dell’idea di un remake di Suspiria: se Guadagnino aveva lodato Argento padre definendolo uno registi più soft della storia del cinema, un autore delicatissimo, quasi fanciullesco, dicendosi affascinato dai suoi film quando avevo dieci anni e ossessionato negli anni succesivi, il nostro aveva rispondeva con una stroncatura.
Intervistato in radio, Argento si era detto all’oscuro della scelta di Guadagnino, aggiungendo in generale che a nessun regista fa piacere vedere i propri film come remake, e sostenendo che rifare un film non vuol dire nulla, è solo un’operazione commerciale. Verrebbe allora da chiedersi come mai Argento abbia accettato di occuparsi della supervisione artistica di Suspiria de Profundis, serie tv tratta dall’omonimo libro di Thomas De Quincey che ispirò il (quasi) omonimo film di Dario Argento. Ad onore del vero, va detto che la serie tv (di Sky, 12 puntate da 50 minuti) non riprenderà tanto la trama del film con una giovane alle prese con una congrega di streghe, ma sarà una sorta di poliziesco storico ambientato a Roma tra la fine dell’800 e gli inizi del ’900, in cui De Quincey, non dimenticando di occuparsi del conflitto tra progresso e oscurantismo, tra luce e ombra, si troverà ad indagare vari casi.
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