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Nel programma definitivo presentato dal Movimento Cinque Stelle e dalla Lega c’è stata una correzione nel paragrafo che riguarda il welfare e gli aiuti alle famiglie, in particolar modo in relazione alle rette degli asilo nido. Nella proposta dei giallo-verde, infatti, gli asili nido gratis sono riservati agli italiani, e le famiglie straniere, che in un primo momento erano presenti nella bozza provvisoria, sono scomparse nel testo definitivo. In questo caso è dunque passata la linea leghista che da sempre rilancia lo slogan ‘prima gli italiani’.
Come molti siti hanno riportato in alcuni giorni fa, inizialmente, nelle prime bozze di contratto diffuse anche da Repubblica, tutte le misure destinate alle famiglie per l’incremento della natalità comprendevano anche le famiglie straniere residenti in Italia da almeno 5 anni.
Il testo sulle politiche della famiglia era dunque il seguente:
“È necessario rifinanziare gli Enti Locali dando priorità al welfare familiare (come ad esempio sostegno per servizi di asilo nido in forma gratuita a favore delle famiglie italiane e straniere residenti in Italia da almeno 5 anni, le politiche per le donne, per gli anziani e la terza età, sostegno alle periferie), in un’ottica di sinergia tra tutte le componenti dello Stato per raggiungere gli obiettivi di sviluppo economico di qualità per far uscire il Paese dalla crisi economica.
Dopo una ulteriore discussione, la correzione apportata prima della consegna del contratto agli elettori si presenta invece così: “È necessario rifinanziare gli Enti Locali dando priorità al welfare familiare (come ad esempio sostegno per servizi di asilo nido in forma gratuita a favore delle famiglie italiane, le politiche per le donne, per gli anziani e la terza età, sostegno alle periferie), in un’ottica di sinergia tra tutte le componenti dello Stato per raggiungere gli obiettivi di sviluppo economico di qualità per far uscire il Paese dalla crisi economica”.
Le famiglie straniere sono dunque state eliminate dal capitolo relativo a tutti gli aiuti per l’incremento della natalità, come gli asili nido gratis. La misura però, potrebbe essere considerata incostituzionale, ossia discriminatoria verso quelle famiglie straniere che risiedono da anni sul territorio italiano e che correttamente pagano le tasse e i contributi per il proprio lavoro svolto.