Ha lottato con tutte le sue forze per ricongiungersi ai figli, rimasti nel suo Paese d’origine – in Costa d’Avorio – ma quando il sogno stava per realizzarsi, la vita di Annick Mireille Blandine, 37 anni, di Dicomano (Firenze), si è fermata improvvisamente.
La donna ha accusato un malore mentre era sotto la doccia e a nulla sono serviti i soccorsi. Il sindaco di Dicomano ha promesso di occuparsi dei figli di Annick, che dovrebbero arrivare nel nostro Paese nei prossimi giorni.
Ha aspettato quel momento per 8 anni, quando ha avuto il nulla osta per i figli, ha chiamato un’amica, raccontandole la gioia che aveva atteso così a lungo. Proprio quando il sogno di Annick Mireille Blandine stava per realizzarsi, la vita le ha voltato le spalle. La donna si è sentita male mentre faceva la doccia. Il malore che l’ha colpita non le ha lasciato scampo. Ad allertare i soccorsi, diverse ore dopo, è stato un vicino di casa, insospettito da quel continuo scorrere dell’acqua. Quando i sanitari del 118 sono giunti sul posto, per la 37enne – originaria della Costa d’Avorio – non c’era ormai più nulla da fare.
A raccontare la storia di Annick è stato Stefano Passiatore, sindaco di Dicomano, il paese in provincia di Firenze dove la donna viveva. Proprio il primo cittadino insieme all’amministrazione e ai concittadini stanno pensando di adottare i figli di Annick, per garantire loro un futuro nel nostro Paese.
Annick era arrivata in Italia nel 2014 e in Costa d’Avorio aveva lasciato i suoi figli. Prima si era stabilita a Perugia, dove era stata ospitata dal padre, poi si era trasferita a Dicomano. Ed è stato qui che ha lavorato per tantissimi anni. La 37enne lavorava in un albergo. Ogni mattina si alzava alle 4 e rientrava a casa alle 16 in treno. Il tragitto, tra casa e lavoro richiedeva due ore, tra andata e ritorno.
Una vita di sacrifici, la sua, per consentire ai due figli – Kadi e Jean Loic – di avere un futuro nel nostro Paese. Pochi giorni prima di morire, le lungaggini burocratiche italiane si erano finalmente sciolte e Annick aveva ottenuto il nulla osta per far arrivare Kadi e Jean dalla Costa d’Avorio.
“Finalmente potrò riabbracciarli dopo otto anni, sono senza parole, è una gioia che non posso descrivere”
aveva raccontato a un’amica poco dopo aver ricevuto la notizia.
Proprio quando quel ricongiungimento tanto atteso stava per realizzarsi, la 37enne è morta.
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