L’Aspi 2015 consiste in un assegno che corrisponde a quella che viene chiamata assicurazione sociale per l’impiego. Si trattava del nuovo ammortizzatore sociale che era entrato in vigore dall’1 gennaio 2013, a partire dalla riforma Fornero. L’obiettivo era quello di utilizzare il nuovo sussidio per sostituire gli assegni di mobilità e anche la cassa integrazione straordinaria. L’Aspi consisteva in un assegno di un massimo di 1.119 euro lordi ogni 30 giorni e che veniva erogato per un massimo di 8 mesi, arrivando a 12 mesi per chi superava i 50 anni di età.
L’Aspi è stata rivista in seguito alla riforma del lavoro attuata dal Governo Renzi. Al posto dell’Aspi adesso esiste la Naspi. Quest’ultima, secondo il Jobs Act perseguito dall’esecutivo attuale, va a sostituire sia l’Aspi che la mini Aspi.
Come funziona
Per ottenere l’indennità di disoccupazione, secondo le regole dell’Aspi, bisognava aver perso il posto di lavoro dopo l’inizio del 2013, per cause indipendenti dalla volontà del lavoratore. Proprio per questo potevano beneficiare dell’assegno quei lavoratori che erano stati licenziati per decisione dell’azienda e non avevano spontaneamente presentato le dimissioni. Avevano diritto all’Aspi tutti i lavoratori con almeno 2 anni di anzianità e almeno un anno di contributi versati nell’arco dei 24 mesi che precedevano il periodo di disoccupazione. Le domande per ricevere l’Aspi andavano presentate all’Inps entro i 60 giorni successivi alla perdita del lavoro.
La durata
Inizialmente gli assegni venivano dati per un periodo massimo di 8 mesi, almeno per quanto riguardava i lavoratori che non avevano compiuto i 50 anni. Oltre tale età si aveva diritto a percepire il sussidio per 12 mesi. Si prevedevano delle modifiche per gli anni successivi. Nel 2014 la durata dell’Aspi è stata innalzata per dare la possibilità a chi avesse compiuto 55 anni di incassare l’assegno per 14 mesi. Nel 2015 la durata del sussidio sarebbe stata accresciuta per 10 mesi per chi ha meno di 50 anni, di 12 mesi per chi ha tra i 50 e i 54 anni e di 16 mesi per gli ultra 55enni.
Il calcolo
Secondo le regole stabilite dalla riforma Fornero, l’importo massimo dell’indennità di disoccupazione non doveva superare i 1.119 euro lordi, che corrispondevano a circa 1.050 euro netti. L’indennità sarebbe stata pari al 75% della retribuzione, considerato anche un 25% per la parte di stipendio che oltrepassava i 1.180 euro.
CONSULTA LE TABELLE DELLE ALIQUOTE CONTRIBUTIVE NEL 2015
Le novità
Con la modifica del Jobs Act attuata dal Governo Renzi, sia l’Aspi che la mini Aspi, che prevedeva requisiti ridotti per l’assegno di disoccupazione, nel 2015 sono state soppiantate dalla Naspi 2015, una nuova assicurazione sociale per l’impiego. La novità consiste essenzialmente nell’allargamento degli aventi diritto alla disoccupazione, ma elementi nuovi sono anche la durata del sussidio, la revisione dei requisiti, la modalità di calcolo e la decadenza. Il sussidio della disoccupazione 2015, secondo le regole della Naspi, ha come beneficiari tutti i lavoratori dipendenti. Vengono esclusi soltanto quelli a tempo indeterminato nelle Pubbliche Amministrazioni e gli operai agricoli.
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