Enrique Tarrio, ex leader dei Proud Boys, è stato condannato a 22 anni di carcere per il ruolo che ha avuto negli eventi del 6 gennaio 2021 durante l’assalto a Capitol Hill. L’uomo ha chiesto clemenza alla corte e si è scusato con le persone rimaste coinvolte nell’assalto ma non è servito, ha infatti preso la pena massima fino ad ora decisa nei procedimenti legati agli eventi del 6 gennaio 2021.
Enrique Tarrio, è stato condannato nonostante non si trovasse neanche a Capitol Hill ma a chilometri di distanza. L’uomo era in un albergo a Baltimora e da li ha coordinato gli altri membri della sua organizzazione con centinaia di messaggi, messaggi che sono diventati prove contro di lui.
Continuano i processi sull’attacco al Congresso americano, Capitol Hill, del 6 gennaio 2021, a ricevere la pena più pesante fino ad ora è stato Enrique Tarrio che non era neanche presente fisicamente il giorno dell’evento.
Enrique Tarrio è un uomo di 39 anni, figlio di genitori cubani e nato a Miami, considerato l’ex leader dei Proud Boys.
Il 6 gennaio 2021 l’uomo si trovava a più di 45 miglia di distanza da Capitol Hill, precisamente in un albergo sito nella città di Baltimora.
Per lui non fu possibile partecipare attivamente all’attacco al Congresso americano perché pochi giorni prima era stato arrestato al suo arrivo nella città di Washington.
In quell’occasione l’uomo fu arrestato per aver dato fuoco ad una bandiera che riportava la scritta “Black Lives Matter”, l’evento si svolse all’interno di una chiesa.
Quando fu arrestato la polizia trovò all’interno di uno zaino che portava con sé diverse cartucce per fucili di assalto che riportavano il logo dell’organizzazione dei Proud Boys.
L’uomo fu rilasciato a Washington con l’ordine di allontanarsi dalla città, Enrique Tarrio seguì alla lettera le direttive ricevute ma non fermò la sua organizzazione.
Infatti risulta che anche se a distanza di chilometri continuò a coordinare gli eventi con diversi messaggi destinati ai suoi collaboratori.
Questi messaggi sono stati recuperati e diventati prove contro l’uomo durante il processo che si è tenuto contro di lui per l’assalto a Capitol Hill.
Altre prove contro Enrique Tarrio sono legate alla sua organizzazione che molto spesso si è resa protagonista di attacchi violenti verso avversari politici e verso alcune minoranze etniche.
Durante il suo processo, Tarrio, si è alzato e ha parlato alla corte chiedendo clemenza e definendo i fatti avvenuti il 6 gennaio 2021 “una vergogna nazionale”. Nel suo discorso si è scusato anche con le forze dell’ordine e le persone che si trovavano all’interno del Congresso e che sono stati costretti a fuggire per cercare un luogo sicuro.
Il suo discorso non è bastato ed ha preso la pena più pesante fino ad ora disposta per i procedimenti che sono incorso per l’assalto al Congresso americano. È stato condannato a 22 anni di carcere.
Un altro leader dei Proud Boys e fondatore di un’altra organizzazione, sempre di estrema destra, Oath Keepers, ha ricevuto una pena piuttosto pesante ben 18 anni di carcere per il ruolo svolto nei disordini di quella giornata.
Una sentenza che arriva a pochi giorni dall’inizio del processo contro Trump per aver tentato di sovvertire il risultato elettorale illegalmente.
I Proud Boys sono un’organizzazione di estrema destra, e Enrique Tarrio ne fu al comando dal 2018 al 2021. L’organizzazione aveva molto successo ed era diventata molto popolare in particolare in alcuni circoli dei repubblicani.
I Proud Boys hanno da sempre sbandierato la superiorità della razza bianca e non solo ma anche la superiorità dell’uomo sulla donna, idee molto estremiste e pericolose.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…