Sono stati individuati i responsabili dell’assalto al liceo di Pavia, sfociato in una guerriglia tra studenti l’ultimo giorno di scuola. I responsabili, una decina, sono stati riconosciuti grazie ai numerosi video girati dai compagni e messi in rete. Non ci sono, per ora, nomi e cognomi, ma arriveranno presto. In tempo per la fine degli scrutini e le punizioni esemplari promesse dai professori: bocciatura o espulsione.
Cosa è successo giovedì scorso a Pavia? Una vera e propria guerriglia, stando alle testimonianze di studenti, professori, bidelli e carabinieri arrivati sul posto. La tradizione imponeva una mattinata di goliardate tra gli studenti del liceo scientifico Copernico e dell’adiacente Itis Cardano: gavettoni, prese in giro, sfottò. Come ogni anno, raccontano alcuni studenti. Giovedì mattina si è invece superato il limite.
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Forse era tutto organizzato, o forse no. «Alcuni ragazzi erano già lì sul muretto esterno con gli zaini pieni di bottiglie di birra e vino — racconta una ragazzina di terza del Copernico al Corriere —. Abbiamo visto che diventavano sempre più numerosi. Hanno iniziato a scavalcare la cancellata, a correre con gli scooter tra la folla e a lanciare fumogeni. Ci siamo barricati dentro per non prendere le botte». «Non avevano premeditato di fare una cosa simile. È degenerato tutto — assicura invece Federico Mariani, rappresentante d’istituto all’Itis Cardano —. Poche mele marce organizzate tra loro hanno rovinato un giorno di festa».
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Fatto sta che la goliardata si è trasformata in violenza. Attacchi, contrattacchi, raid punitivi tra alcuni studenti dell’Itis e altri del Copernico. Lanci di uova, fumogeni, corse in motorino, vetri distrutti, arieti usati per gli assalti, risse, petardi. Insomma, una mattinata di follia che ha visto tre professori e uno studente rimanere feriti. Oltre allo choc generale, la brutta figura fatta dalla città e danni per migliaia di euro da riparare.
Assalto liceo Pavia: individuati i responsabili
Digos e carabinieri hanno infine individuato i responsabili. Cosa succederà? Sperando che seguano anche i fatti, a parole i teppisti saranno puniti severamente.
«Gli scrutini sono in corso proprio in questi giorni — dice Giancarla Gatti Comini, preside dell’Itis Cardano —. I consigli di classe si possono comunque riaprire. Una volta chiuse le indagini prenderemo provvedimenti. Saranno molto duri perché anche se gli eventi sono accaduti al di fuori delle mura scolastiche, la scuola è comunque coinvolta». Rischiano la non ammissione alla maturità o la bocciatura. Oltre che il risarcimento danni.
Renato Rovetta, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, ha visitato il personale del Copernico chiedendo una punizione esemplare: «Una volta identificati, i ragazzi dovranno affrontare un percorso rieducativo. Dovranno capire cosa li ha spinti a questa azione folle. Gli scrutini sono in corso, quindi ci saranno sicuramente provvedimenti disciplinari, oltre a quelli penali. Che i fatti si siano svolti fuori da scuola e non in orario di lezione poco importa. Vanno puniti».