Questa mattina intorno alle 7.30 un commando composto da 7 persone ha preso d’assalto un portavalori sulla A14 Bologna-Taranto.
Sono state ore di panico e una guardia giurata che si trovava all’interno del mezzo ha anche accusato un malore perché in pochissimo tempo il tratto autostradale dove è avvenuto il colpo, compreso fra i caselli di Pescara Ovest/Chieti e Pescara Nord/Città Sant’Angelo, si è trasformato in luogo di fumo e fiamme perché i colpi di mitra esplosi dai malviventi hanno causato un incendio. Vediamo cosa è accaduto.
Assalto a un portavalori a Pescara
Non è di certo la prima volta che leggiamo dell’assalto a un furgone portavalori ma stavolta sembra davvero una scena di un film d’azione ciò che è avvenuto a Pescara, purtroppo però non ‘è nulla di finto. Teatro del colpo è stata l’autostrada A14 Bologna-Taranto, precisamente il tratto compreso fra i caselli di Pescara Ovest/Chieti e Pescara Nord/Città Sant’Angelo.
Il portavalori viaggiava in direzione nord, quando all’altezza di Villa Santa Maria, al chilometro 375, un commando di 7 persone che si muoveva su tre veicoli, ha sparato dei colpi di mitra. Come nelle migliori scene cinematografiche, i banditi erano coperti in volto da un passamontagna e in pochi minuti hanno scatenato il panico.
L’episodio è avvenuto intorno alle 7.30 e fortunatamente l’aggressione non ha causato feriti, l’unica conseguenza piuttosto grave è stato il malore di una guardia giurata che si trovava all’interno del furgone portavalori.
La zona è diventata una trappola per coloro che transitavano lungo l’autostrada, infatti dalle telecamere di zona si vede chiaramente un grande camion messo di traverso che bloccava la viabilità, quindi si è creato un ingorgo di macchine in cui il personale all’interno del portavalori non poteva fare nulla per allontanarsi e così, minacciato dalle armi puntate dei malviventi, ha ceduto alle loro richieste consegnando il bottino ma poi con un miracoloso tempismo sono intervenute le forze dell’ordine e il colpo è fallito, tuttavia i banditi sarebbero riusciti a scappare.
Le auto utilizzate per il colpo sono poi state date alle fiamme poco distante, subito dopo le gallerie di Cappelle Sul Tavo in direzione Montesilvano. Anche sulla carreggiata dove poco prima era avvenuto il fatto, c’è stata per ore una coltre di fumo denso proveniente dagli incendi causati dai rapinatori con i colpi di arma da fuoco.
La dinamica
Sappiamo con certezza che i malviventi non sono riusciti nella loro impresa, infatti gli agenti della Polizia Stradale e quelli della Questura di Pescara sono intervenuti immediatamente dopo alcune segnalazioni degli altri automobilisti in zona. Il denaro quindi non è stato rubato però non sappiamo se queste persone, ancora in fuga, siano state identificate, questo dettaglio infatti non è stato reso noto. È iniziata una caccia all’uomo per assicurarle alla giustizia.
Sul posto sono giunte diverse pattuglie ma anche i mezzi di soccorso del 118, un’ambulanza della Misericordia e un’elisoccorso. Alcune persone sono state assistite sul posto ma non sono segnalati casi gravi, l’unico rilevante è stato il malore di una guardia giurata, che è stata trasportata in ospedale per ulteriori accertamenti.
Le forze dell’ordine stanno lavorando per accertare la dinamica. In base a un prima ricostruzione, il portavalori appartiene alla ditta Aquila e sarebbe stato rallentato da una vettura che lo precedeva e dalla quale sono usciti i malviventi armati di kalashnikov. Questo è quanto emerge da alcune testimonianze.
Sono partiti dei colpi ma non hanno raggiunto nessuna persona, solo un mezzo di Sicuritalia che transitava sull’altra carreggiata e il cui conducente ha provato a fermarsi per prestare soccorso ai colleghi nel portavalori assaltato.
Sul posto sono in corso i rilievi della Scientifica e quindi possiamo evincere che i banditi siano ancora a piede libero e si cerchi di capire chi possano essere. Difficile identificarli poiché avevano il volto coperto ma forse le telecamere di Autostrade per l’Italia potrebbero fornire informazioni utili ai fini delle indagini, ad esempio i numeri delle targhe, anche se potrebbe trattarsi di auto rubate. Insomma molti punti di domanda al momento, d’altronde le indagini sono solo nella fase iniziale.
Il traffico
Un evento così drammatico chiaramente ha avuto ripercussioni negative sul traffico locale. Il tratto è stato chiuso a partire dalle ore 8 e in poco tempo si è formata una coda che ha raggiunto i 2 chilometri verso Ancona e i 3 chilometri verso Bari.
Per chi si muove verso la Puglia, il consiglio è quello di percorrere la Statale 16 Adriatica per poi rientrare a Pescara Ovest, percorso inverso invece per chi è diretto ad Ancona.
Sul luogo dell’assalto sono presenti i Vigili del Fuoco, i soccorsi meccanici, la Polizia Stradale e il personale di Autostrade per l’Italia. C’è ancora tanto lavoro da fare per mettere l’area in sicurezza ma guardando a più ampio spettro quello che è successo, bisogna lavorare per garantire un lavoro sicuro a coloro che giornalmente accompagnano gli spostamenti di grandi quantitativi di denaro perché sono esposti a questi pericoli e spesso l’epilogo è molto più tragico.