Alla Geo Barents è stato assegnato il porto di La Spezia. A bordo dell’imbarcazione sono presenti 69 migranti.
Alla Geo Barents è stato assegnato il porto di La Spezia. La nave di Medici senza frontiere si è occupata del salvataggio di 69 migranti, presenti su un gommone, che non riusciva a contenere tutti, secondo quanto riferito la ONG. Salvate dal mare 25 minori e 9 donne.
Assegnato il porto di La Spezia alla Geo Barents. La nave di Medici senza frontiere ha rivelato che le la Guardia Costiera libica ha minacciato l’imbarcazione di salvataggio, verso la quale avrebbe voluto aprire il fuoco.
Una situazione estremamente delicata, durante la quale la nave della Ong è riuscita a mettere in salvo 69 migranti, tra i quali c’erano minorenni, tra cui due bambine di cinque anni e donne bisognosi d’aiuto.
Le persone portate in salvo, inoltre, si erano messe in viaggio su un gommone che non riusciva a contenerli tutti e che avrebbe potuto mettere a rischio la vita di tutte le persone a bordo.
A segnalare il gommone sovraffollato è stato il velivolo di ricognizione Sebird 2, secondo quanto comunicato dalla stessa ong in un post pubblicato su Twitter. Alcune persone spaventate dalle minacce della Guardia Costiera libica si sono gettate in mare, nel tentativo estremo di salvarsi.
Prestando attenzione alle azioni della nave Geo Barents, è la prima volta che una Ong non tiene conto del codice di condotta che deve rispettare, che – negli ultimi periodi – è stato fortemente osteggiato dalle stesse ong, nonché dagli esperti di immigrazione, in quanto – secondo loro – violerebbe le convenzioni internazionali in materia di soccorso in mare.
Secondo quanto comunicato dal Centro italiano di coordinamento e soccorso (IMRCC), La Spezia funge da unico porto sicuro per la nave umanitaria, alla quale è stato chiesto di raggiungerlo velocemente, senza ritardi, nonostante, nei fatti, è uno dei porti più lontani.
Una decisione che è stata effettuata anche per decongestionare i porti del sud e delle isole, che accolgono, nella maggior parte dei casi, le navi di salvataggio dei migranti recuperati in mare.
Nel 2022 i morti nel Mediterraneo centrale sono stati almeno 1.373. Il numero di migranti e richiedenti asilo che muoiono su questa rotta, considerata la più pericolosa al mondo, è destinato ad aumentare se le operazioni dei battelli di salvataggio verranno rallentate o bloccate per motivi politici.
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