L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha aggiornato gli importi tabellari relativi all’assegno al nucleo familiare per l’arco temporale che va dal primo luglio fino al 30 giugno dell’anno successivo. Ecco quali sono.
L’aggiornamento degli importi tabellari tiene debitamente conto del tasso di inflazione: gli importi degli assegni, come quelli dei trattamenti previdenziali, vengono adeguati al costo della vita. L’assegno familiare è una prestazione erogata dall’INPS per aiutare i nuclei familiari dei lavoratori dipendenti e dei pensionati da lavoro dipendente. L’assegno familiare, a partire dal mese di marzo 2022, è stato sostituito dall’assegno unico ed universale. Le tabelle aggiornate dall’INPS riguardano esclusivamente la platea delle famiglie composte da fratelli, sorelle, coniugi e nipoti in presenza dei requisiti sanciti dalla normativa. Scopriamo quali sono gli aggiornamenti apportati all’importo dell’assegno familiare.
INPS ha provveduto ad aggiornare gli importi degli assegni familiari riportati in tabella: qui sono indicati i limiti reddituali e gli importi che spettano nel periodo compreso tra il primo luglio 2023 e la fine di giugno dell’anno 2024. L’aggiornamento intervenuto tiene debitamente conto del tasso di inflazione: gli importi sono stati adeguati al caro vita come confermato dalla Circolare INPS n. 55 dell’anno corrente. Il tasso di rivalutazione è pari a poco più di 8 punti percentuali.
La stessa Circolare INPS citata sancisce che i livelli reddituali debbano essere rivalutati con cadenza annuale in misura pari alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per i nuclei familiari di impiegati ed operai, computato dall’Istat.
Sebbene si parli dell’assegno unico ed universale non bisogna pensare negativamente che l’assegno familiare sia stato abolito. Con l’introduzione dell’assegno unico ed universale, la platea di coloro che possono beneficiare degli assegni familiari si è ridotta. È sufficiente che nella famiglia sia presente un minorenne o un maggiorenne per il quale si beneficia dell’Auu.
Nel caso in cui non si benefici dell’assegno unico, l’assegno al nucleo familiare può essere richiesto per i nipoti, fratelli, sorelle, orfani e coniuge. Gli assegni al nucleo familiare spettano alle famiglie orfanili, ovvero ai nuclei familiari composti da maggiorenni disabili e da minori. Inoltre, l’assegno al nucleo familiare spetta anche alle famiglie costituite dal superstite titolare di pensione di reversibilità.
La domanda per l’assegno al nucleo familiare deve essere presentata per ciascuna annualità a cui si ha diritto. Qualsiasi variazione nella composizione del nucleo familiare e del reddito deve essere oggetto di comunicazione entro 30 giorni. L’istanza per l’assegno al nucleo familiare deve essere presentata all’INPS esclusivamente online oppure attraverso il patronato. In caso di istanza da parte dei lavoratori di aziende fallite, la prestazione viene erogata direttamente dall’INPS. L’istanza deve essere presentata all’INPS attraverso il servizio dedicato, nel limite della durata di 5 anni.
Per conoscere le tabelle con gli importi rivalutati è necessario visionare la Circolare n.55 dell’anno 2023.
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