I beneficiari dell’assegno sociale devono stare attenti a quale comunicazione e documentazione inviare all’INPS. Altrimenti, si perde il diritto di percepire l’assegno sociale.
Uno degli obiettivi dello Stato italiano è quello di sostenere e di assistere i nuclei familiari più in difficoltà e le persone più disagiate e bisognose. Lo scopo è quello di tutelare la dignità umana di tutti coloro che si trovano in condizioni di fragilità e di disabilità.
Non si tratta solo di aiuti economici, ma anche di agevolazioni fiscali che il Legislatore riconosce ai soggetti beneficiari della Legge 104 dell’anno 1992, ma anche ai caregivers. Oltre al trattamento fiscale favorevole, l’INPS riconosce prestazioni assistenziali anche a chi vive in condizioni di disagio economico.
Coloro che beneficiano dell’assegno sociale devono prestare massima attenzione e rispondere ad una comunicazione all’INPS affinchè non si perda il diritto di percepire la prestazione.
Assegno sociale: a chi spetta?
La normativa prevista riconosce l’assegno sociale a tutti i cittadini italiani e comunitari che abbiano compiuto i sessantasette anni d’età e dimostrano di versare in condizioni economiche disagiate.
Nel caso in cui il soggetto interessato dimostri di possedere un reddito che non eccede il limite previsto dalla normativa vigente, l’INPS eroga l’assegno sociale e le prestazioni assistenziali. È importante che si invii una determinata comunicazione all’INPS altrimenti si rischia di perdere il beneficio economico.
Assegno sociale: cosa bisogna comunicare all’INPS?
Una volta in possesso dei requisiti necessari previsti dalla normativa per incassare l’assegno sociale, è importante che il soggetto beneficiario comunichi all’INPS la propria situazione reddituale.
Una volta ricevuta la comunicazione sulla situazione economica, l’INPS non farà altro che procedere con gli accertamenti. I beneficiari che non sono in possesso dei requisiti previsti dalla normativa riceveranno la sospensione e la successiva revoca della prestazione sociale.
L’INPS invierà una nota mediante lettera raccomandata attraverso cui verrà richiesto un riscontro formale. I destinatari saranno invitati a presentare la dichiarazione reddituale nel termine di sessanta giorni. Una volta trascorso il periodo di invio della comunicazione, l’INPS procederà a sospendere la prestazione assistenziale.
Assegno sociale: cosa rischia chi non risponde a questa comunicazione?
Tutti coloro che ricevono una lettera raccomandata dall’INPS possono comunicare la propria situazione reddituale. Basta accedere telematicamente all’area MyINPS del sito istituzionale per accedere con le proprie credenziali, ovvero CNS, CIE e SPID. Basta seguire il percorso “Home”> “Prestazione e servizi”> “Servizi”> “Domanda di prestazioni pensionistiche”> “Variazione prestazione pensionistica”.
Successivamente, basta attivare il sottomenù “Ricostituzioni/Supplementi”> “Ricostituzione pensione”> “Reddituale”>. In alternativa, è possibile rivolgersi ad un Patronato, che ci assisterà nell’invio della comunicazione. Si ricorda che una volta sospesa l’erogazione del beneficio economico, scatterà la revoca dello stesso una volta decorsi 365 giorni.