Oltre 310mila famiglie percettrici del Reddito di Cittadinanza potranno vedersi accreditato un importo di oltre 110 euro a figlio.
Si tratta di una valida misura di sostegno alla natalità ed alla genitorialità, che consente alle famiglie italiane con figli di ottenere un aiuto economico concreto. Potranno continuare a percepire l’assegno unico ed universale anche i nuclei familiari che hanno ricevuto l’sms dall’Inps che notifica la sospensione dall’erogazione del Reddito di Cittadinanza. Anche per gli ex percettori del RdC l’assegno unico universale sarà erogato fino al compimento del ventunesimo compleanno. Secondo i dati dell’Osservatorio Statistico sull’Auu l’importo medio di integrazione erogato ai percettori del Reddito di Cittadinanza è poco più di 110 euro. Sono oltre 316mila famiglie ad incassare l’integrazione.
Qualche giorno fa l’Inps ha pubblicato una nota dove spiega che i nuclei familiari ex percettori del Reddito di Cittadinanza potranno continuare a percepire l’Assegno unico ed universale fino al compimento del 21esimo compleanno dei figli. Solo in caso di possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente l’integrazione sarà accreditata sulla card del RdC.
Le famiglie percettrici del RdC continueranno a ricevere l’accredito sulla carta fino alla fine dell’anno. Successivamente, il Reddito di Cittadinanza sarà sostituito dall’Assegno di inclusione. A continuare a percepire il RdC sono le famiglie che hanno come componenti gli “inoccupabili”, ovvero i minori, i fragili, gli over 60 ed i disabili.
Secondo i dati sono oltre 6milioni le famiglie che riceveranno l’accredito dell’Assegno unico ed universale per un totale di oltre 9,6 milioni di figli a carico. L’importo medio per figlio a carico è pari a oltre 50 euro per chi non presenta un Isee di importo superiore ai 43mila euro. L’importo medio per figlio aumenta a oltre 210 euro nel caso in cui l’Isee sia inferiore ai 16mila euro.
La presenza di Isee con difformità o omissioni comporta l’erogazione di un Auu di importo inferiore rispetto a questo spettante. Su un totale di oltre 6,2 milioni di istanze pervenute per il biennio 2022-23, sono 66.000 le domande che presentano un Isee con difformità ed omissioni.
Il ricomputo sarà effettuato a partire dl mese di settembre: l’Inps riconoscerà l’accredito di 54 euro per il figlio a carico. il buon consiglio è quello di procedere alla rettifica dell’Isee già prima dell’accredito di settembre in modo tale da evitare la decurtazione dell’assegno spettante. In ogni caso c’è tempo fino alla fine dell’anno per provvedere alla correzione. Grazie alla rettifica sarà possibile avere diritto agli incrementi spettanti.
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