Dal mese di febbraio sono previsti tanti cambiamenti, tra cui anche modifiche inerenti all’assegno unico. In base all’andamento dell’inflazione, ci sarà una rivalutazione della misura.
Con una percentuale del 8,1%, ci sarà uno scatto che però non riguarderà unicamente gli importi, ma andrà ad influire anche sulla soglia del reddito Isee. Ecco tutte le modifiche che ci dovremo aspettare.
Come è stato stabilito all’interno della legge di bilancio, a partire dal mese di febbraio ci saranno cambiamenti riguardanti l’assegno unico universale.
La rivalutazione avrà luogo con uno scatto dell’8,1%. Tutto cambierà secondo l’andamento dell’inflazione.
Innanzitutto le modifiche andranno a riguardare gli importi, partendo proprio dalla base di 175 euro.
Il beneficio però subirà una modifica anche per quanto riguarda le soglie Isee.
Oltretutto, al termine dello scorso anno, l’INPS aveva precedentemente annunciato che ci sarebbe stato un aumento del 50% per la maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari composti da almeno 4 persone.
I nuclei familiari con tre o più figli a carico avrebbero avuto la possibilità di vedere un aumento del 50%, avendo comunque il limite di età dei figli che non avrebbero dovuto superare i 3 anni.
Attualmente l’assegno unico ha come importo massimo base, la cifra di 175 euro per coloro i quali hanno un reddito Isee massimo di 15 mila euro.
L’importo, superando questa soglia, diminuisce dello 0,5. Il valore minimo di assegno unico per ogni figlio è di 50 euro.
Con la rivalutazione, l’assegno andrà a raggiungere un massimo di 189 euro, con un tetto di circa 54 euro a figlio.
Con questo adeguamento, in molti casi è garantito lo scatto dell’8,1%.
Ma non è tutto, dato che nelle prossime settimane saranno in arrivo ulteriori novità. Partendo dal mese di marzo 2023 infatti, ci sarà uno stop per le domande di rinnovo del beneficio.
L’INPS garantirà la liquidazione dell’assegno unico in modalità totalmente automatica.
Ovviamente per fare in modo che il tutto avvenga in modo più semplice possibile.
Inoltre, la persona beneficiaria della misura, non deve essere in possesso di una domanda decaduta, respinta oppure non deve essere è stata revocata.
Insomma non resta che attendere i prossimi mesi per scoprire se il governo ha il serbo altre novità per tutti coloro che usufruiscono di questo beneficio.
Sicuramente l’assegno unico è stata una delle misure più apprezzate dalle famiglie italiane e continuerà ad avere molto successo, dato che il periodo storico in cui versiamo è abbastanza difficoltoso.
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