100 euro in più per tutti coloro che hanno gemelli e famiglie numerose. L’assegno unico potrebbe quindi essere raddoppiato.
La nuova manovra politica potrebbe prevedere un aumento dell’assegno unico per i figli, ovvero 100 euro in più a tutti coloro che hanno dei gemelli.
Tale manovra dovrebbe essere pronta per essere approvata (o no) dal Consiglio dei Ministri il prossimo lunedì.
Assegno unico universale raddoppiato per le famiglie numerose
Per la precisione parliamo di un raddoppio della maggiorazione forfettaria dell’assegno unico universale, e quindi da 100 euro passerà a 200 euro, per tutti coloro che fanno parte di famiglie numerose e quindi con nuclei familiari composti da quattro o più figli.
100 euro in più anche per coloro i quali hanno dei gemelli di età inferiore ai quattro anni.
Sono queste le proposte che il ministero della famiglia e la ministra Eugenia Roccella hanno avanzato.
Bisognerà però aspettare per vedere se tali proposte verranno confermate o meno nella legge di bilancio.
Parla la ministra Eugenia Roccella
Nel caso in cui le proposte vengano accettate, tutte le maggiorazioni proposte partiranno da gennaio 2023.
La ministra Roccella nei giorni scorsi aveva già accennato alle necessità di modificare l’assegno unico per i figli.
E quindi di andare ad aumentare quello che è il beneficio, in particolar modo per le famiglie che risultano essere più numerose.
Si punta sempre allo stesso obiettivo, ovvero quello di favorire la natalità e sostenere chi decide di allargare la propria famiglia, a livello economico.
“Le famiglie più numerose fino ad oggi sono state più maltrattate dal Fisco”.
Questo è quello che Eugenia Roccella ha affermato andando contro anche alla distribuzione dei beni degli aiuti fatta sulla base dell’Isee.
La riforma dell’assegno unico molto probabilmente avrà bisogno di più fasi.
Ma un passaggio fondamentale sarà proprio quello di andare a superare il parametro che fino ad oggi è stato usato per quantificare l’assegno.
Ovvero quello di quantificarlo in base all’Isee e prediligere al suo posto il quoziente familiare.
Ovvero un preciso rapporto tra: il reddito del nucleo familiare e il numero dei componenti della famiglia.