L’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, ANIA, esprime tutto il suo dissenso e la sua preoccupazione per il nuovo disegno di legge Concorrenza approvato la settimana scorsa dalla Camera. Secondo l’associazione il ddl concorrenza non apporterebbe nessun beneficio alla lotta contro le frodi e non ci sarebbe nessun beneficio per le agenzie assicurative.
Tramite un comunicato stampa l’associazione ANIA, ha mostrato tutto il suo rammarico circa l’approvazione del nuovo disegno di legge e spera che il dibattito che sta avvenendo al Senato possa apportare delle modifiche sostanziali in favore delle agenzie che si occupano delle assicurazioni.
Secondo ANIA, in particolare, andrebbe rinforzato e rinvigorito in punto preciso: la lotta alle frodi assicurative. L’associazione scrive nel comunicato che “non spetta agli assicuratori stabilire quale è il livello adeguato dei
risarcimenti, ma un più elevato livello dei risarcimenti si riflette in un più elevato prezzo dell’assicurazione”.
Tutte queste nuove norme sono state create per cercare di diminuire il costo dell’assicurazione per gli automobilisti delle aree particolarmente a rischio, in particolare le Regioni del Sud come la Sicilia, Campania e Calabria. Questo sistema però causerebbe – sempre secondo ANIA – l’aumento dei premi assicurativi a carico degli assicurati di zone d’Italia in cui il tasso di incidentalità è inferiore. Causando il classico “cane che si morde la coda”.
Inoltre, l’associazione tiene a ricordare, la valutazione degli sconti è affidata alla IVASS, questa scelta va “in contrasto con il principio di libertà tariffaria sancito dalle normative europee ed esporrebbe il nostro paese ad una sicura sanzione per violazione del diritto comunitario, oltre che all’eliminazione delle norme illegittime”.
In conclusione ANIA precisa che nel provvedimento approvato sono sparite tutte quelle norme che sarebbero dovute andare a favore della lotta alle frodi assicurative come la riduzione dei tempi di denuncia di un incidente, al contrasto alla presenza di falsi testimoni, l’incentivo all’utilizzo di carrozzerie convenzionate e al divieto di cessione del
credito.
Il Governo dovrà cogliere, si spera, la “mozione” dell’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicurative, cercando cosi di adempiere al proprio dovere di garante principale della democrazia e della sicurezza.