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Gli insegnanti nominati in ruolo nella fase B del piano straordinario di assunzioni per la scuola avranno tempo per decidere se accettare o meno l’incarico fino alle 23:59 dell’11 settembre. Fino ad ora a rispondere affermativamente alla proposta di assunzione sono stati 3.700 docenti. Evidentemente gli altri vogliono ancora pensarci per un po’, visto che molti dovranno spostarsi a centinaia di chilometri lontano da casa, per prendere servizio presso la sede che sarà loro attribuita. Molti insegnanti si stanno prendendo tutto il tempo necessario per riflettere.
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I contratti proposti nella fase B sono stati circa 9.000 e in 6 giorni si sono decisi ad accettare soltanto 4 precari su 10. Agli altri rimangono soltanto 4 giorni, per poter prendere una decisione. Il prezzo da pagare, in caso di risposta negativa, sarà molto alto: coloro che non accetteranno l’incarico verranno depennati dalle rispettive graduatorie, da quelle ad esaurimento o da quelle del concorso 2012. Nel frattempo alcuni sindacati stanno ricevendo varie segnalazioni. Si parla di presunte inesattezze messe in atto dal “cervellone” del Miur. Nella fase B sono stati incrociati i punteggi e le scelte delle province operate dai precari. Tuttavia da parte del Ministero non c’è stata ancora una completa trasparenza sulla pubblicazione dell’elenco dei nominati. La più ricorrente lamentela segnalata ai sindacati è quella che riguarda l’ipotetica nomina di un precario con punteggio minore in una determinata provincia, a danno di un collega con punteggio maggiore che potrebbe anche restare a casa.
Il problema principale sembra essere costituito dalla distanza. La fase B, infatti, è stata quella più temuta dai precari assunti in ruolo, perché comportava maggiori spostamenti sul territorio nazionale. Inoltre i risultati di questa fase hanno fatto riflettere sul fatto che in molte graduatorie non è possibile assegnare i posti per mancanza di aspiranti. Mancano soprattutto gli insegnanti di sostegno e quelli di alcune classi di concorso, come la matematica alle scuole medie. Avrà inizio, entro il 15 novembre, la fase C, che servirà ad assegnare i posti di potenziamento previsti dalle scuole. In tutto questo interverrà il “cervellone” del Ministero, che provvederà ad assegnare la provincia sulla base dei posti disponibili, secondo l’ordine delle 100 province del territorio italiano espresso dagli aspiranti.
Il rischio caos
Il ministro Stefania Giannini e il premier Matteo Renzi avevano assicurato che con il piano delle assunzioni sarebbe finita la “supplentite”. Tuttavia le previsioni non daranno i risultati sperati, perché molti insegnanti hanno avuto la possibilità di scegliere una cattedra di una supplenza di un anno, piuttosto che rischiare un trasferimento in un’altra provincia. A tutto questo si aggiunge l’atteggiamento dei sindacati, perché la volontà sarebbe quella di boicottare la riforma. C’è anche il rischio che, proprio con il primo giorno di scuola, scoppi il caos, con i sindacati che hanno organizzato assemblee locali nelle prime ore della giornata.
I dati delle regioni
Dal 28 luglio al 14 agosto i docenti precari iscritti nelle graduatorie ad esaurimento e nelle graduatorie di merito del concorso 2012 hanno avuto la possibilità di inoltrare la propria domanda online, per partecipare al piano di assunzioni straordinario indetto dal Governo Renzi. I dati delle regioni, che sono arrivati al sistema informatico del Miur, sono evidenti. Le regioni meridionali hanno conquistato il primato delle domande, a discapito di quelle del nord, che, a fronte di un minor numero di aspiranti iscritti in graduatoria, hanno avuto poche domande. Il presidente Renzi ha espresso soddisfazione per l’arrivo di 71.643 domande e ha detto, in un post su Facebook, che per queste persone si apre una concreta possibilità, che lo stesso premier ha definito “fino ad oggi negata e tradita da anni di disinteresse da parte della politica”.
Buon ferragosto. Per un’Italia meno precaria https://t.co/hIMftUNu32
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 14 Agosto 2015
E’ la Sicilia a conquistare il primato di domande pervenute online al sito del Ministero dell’Istruzione per l’assunzione degli insegnanti. Sono stati complessivamente 11.864 siciliani che hanno deciso di partecipare al piano di assunzioni straordinario. Al secondo posto la Campania, che ha fatto registrare 11.142 richieste. A seguire il Lazio con 7.125, la Lombardia con 6.630, la Puglia con 6.040, la Calabria con 4.314, la Toscana con 4.283, l’Emilia Romagna con 3.696, il Veneto con 3.694, il Piemonte con 2.623. Poi ancora l’Abruzzo con 1.925 domande, le Marche con 1.806 richieste, la Sardegna con 1.747, la Basilicata con 1.207, l’Umbria con 1.073, il Friuli con 980 e la Liguria con 783. All’ultimo posto di questa classifica si piazza il Molise con 781 domande.
Il problema della distanza
Il ministro Giannini e il premier Renzi hanno espresso molta soddisfazione per quello che ritengono un piano di assunzioni ben riuscito. Per molti precari, però, rimane il problema della distanza. Nella domanda di assunzione, i docenti hanno dovuto esprimere, in ordine di preferenza, 100 fra le province italiane. La paura di molti insegnanti è che “possano essere costretti” ad allontanarsi di molti chilometri da casa oppure che possano essere indotti a rinunciare, con delle conseguenze che appaiono gravi, visto che in questo modo verrebbero espunti da tutte le graduatorie.
Chi poteva presentare la domanda
Potevano presentare la domanda per partecipare al piano straordinario di assunzioni i docenti iscritti nelle graduatorie ad esaurimento provinciali e coloro che sono risultati idonei e che pertanto sono inseriti nelle rispettive graduatorie di merito, elaborate nell’ambito del concorso che si è svolto nel 2012. Nell’assegnazione dei posti si darà precedenza agli iscritti alle graduatorie del concorso e soltanto dopo verranno presi in considerazione coloro che si trovano nelle graduatorie ad esaurimento.
I posti a disposizione
La procedura riguarda in particolare 55.258 nuovi posti del potenziamento, di cui 6.446 destinati al rafforzamento del sostegno. A questi posti si potranno sommare i posti non assegnati e che risultano vacanti a seguito delle assunzioni sul turn over (36.627) e i restanti posti disponibili (10.849). Le fasi di assunzione prevedono due momenti: la fase B, in cui si assegneranno i posti rimasti eventualmente vuoti nelle precedenti fasi di assunzione sul turn over, e la fase C, in cui si assegneranno i 55.258 posti del potenziamento, destinati a rafforzare e ad ampliare l’offerta formativa. Le scuole, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, esprimeranno i loro bisogni relativi all’organico del potenziamento e questi dati saranno incrociati con i nominativi e le informazioni sui candidati ancora non assunti.