Nella cosiddetta fase C del piano straordinario di stabilizzazione contenuto all’interno della legge sulla Buona Scuola erano previste in tutto 55.258 assunzioni tra gli insegnanti precari, di cui 6.456 per il sostegno. In attesa del concorso i 6.464 posti non assegnati in questa fase saranno coperti con le supplenze annuali. Tra le proposte di assunzione c’è anche quella di Agnese Landini, moglie del presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Per potenziare lo studio delle lingue straniere in tutti gli ordini di scuola, lo studio della musica e l’educazione motoria all’elementare e la storia dell’arte, il diritto e l’economia al superiore la Buona scuola ha previsto l’assunzione, oltre l’organico di diritto di 18mila maestri di scuola primaria, 7mila e passa insegnanti di scuola media, quasi 23mila e 500 prof di scuola superiore e 6.446 specializzati sul sostegno.
Una delle critiche più pesanti mosse al piano di assunzioni da parte dei sindacati riguarda proprio quest’ultima fase C: il progetto che ha lo scopo di cancellare le graduatorie ad esaurimento porterebbe però al disagio del pendolarismo: buona parte dei docenti, secondo quanto stimato, sarà costretta a spostarsi in un’altra provincia per poter lavorare. In totale sono quindi 48.794 le proposte di assunzione inviate dal Miur e nelle prime tre ore più di seimila docenti avevano già accettato. Sul sito del ministero dell’Istruzione ci sono stati momenti di vuoto, poiché, vista la grande affluenza di visite, il sito non ha retto l’impatto degli accessi, ed è andato in tilt rendendo la home inaccessibile per circa un’ora.
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Tra i tanti assunti con la nuova riforma voluta dal governo Renzi c’è anche Agnese Landini, moglie del premier Matteo Renzi, che finora (da nove anni) era stata insegnante precaria con contratti a tempo determinato. L’ultima cattedra di Lettere e Latino le era stata assegnata a settembre e insegnava al Liceo Balducci di Pontassieve (Firenze) dove risiede. Per aggiudicarsi l’insegnamento, insieme a centinaia di colleghi aveva atteso ore in un liceo di Scandicci (Firenze), Il giorno in cui l’ufficio scolastico regionale assegnava le cattedre era in fila da ore insieme ad altri colleghi, ed in quella occasione disse: ”Spero che questo rito penoso finisca. E’ umiliante, sembra che chiediamo l’elemosina e invece siamo professionisti”.
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