Thomas Bach, presidente del Cio, ha annunciato che gli atleti russi e bielorussi potranno partecipare alle gare internazionali non con la loro nazione, Russia e Bielorussia sono infatti escluse dalle gare, ma come neutrali.
La scelta sulla loro partecipazione alle prossime Olimpiadi di Parigi che si terranno nel 2024 e a Milano-Cortina che si terrà nel 2026, la decisione è stata rinviata e Bach ha comunicato che sarà eseguita al momento più opportuno.
Thomas Bach, presidente del Comitato olimpico internazionale, ha reso noto che gli atleti che hanno un passaporto russo e bielorusso potranno tornare a partecipare alle gare internazionali.
La loro partecipazione però sarà a titolo individuale e non come nazione, visto che Russia e Bielorussia, sono state escluse da tutte le competizioni sportive.
Gli atleti perciò potranno partecipare alla condizione che non abbiano alcun legame con le forze armate o con uno dei due eserciti.
La decisione è stata condivisa dopo la riunione che si è tenuta oggi, 28 marzo 2023, nella città di Losanna e che ha visto la partecipazione del Comitato Esecutivo.
È stato perciò scartato e ignorato l’appello fatto più volte dal parlamento ucraino e dal presidente Zelensky per la totale esclusione degli atleti sia bielorussi che russi da tutte le gare.
La decisione che è stata presa oggi ha validità per le prossime gare internazionali in programma ma non per le Olimpiadi di Parigi che si terranno nel 2024 e neanche per Milano–Cortina che si terrà nel 2026.
In questi ultimi due casi , Thomas Bach, ha già specificato che la decisione verrà presa al momento più opportuno. Durante le sue dichiarazioni ha anche precisato di non aver alcun contatto con il presidente Putin.
Il Comitato Olimpico Sportivo si era già espresso in merito alla questione diverse settimane fa, parlando dell’importante missione unificatrice del Movimento Olimpico.
Lo scopo è infatti quello di rispettare il diritto di tutti gli atleti a partecipare alle gare senza subire alcun tipo di discriminazione.
A nessun atleta dovrebbe essere vietato di poter gareggiare solo per il suo passaporto.
La decisione richiama anche la risoluzione delle Nazione Unite del dicembre 2022 in cui si è stabilito che i grandi eventi sportivi che sono di carattere internazionale sono organizzati con un spirito di pace, unificante e conciliante.
Già quando a gennaio 2023 il Cio aveva annunciato di star valutando la possibilità di riammettere i bielorussi e i russi alle gare sportive in molti avevano avuto da ridire.
Alcune nazioni hanno minacciato il boicottaggio altre invece hanno chiesto maggiori spiegazioni, solamente poche nazioni si erano mostrate favorevoli a questa scelta.
Ora è stata resa nota la loro riammissione, questi atleti dovranno rispettare determinati criteri già resi noti dal Cio nei mesi scorsi.
Tra questi criteri troviamo la necessità di partecipare come individualisti e senza nessuna bandiera, nessun inno e neanche i colori del Paese di appartenenza, il rispetto della Carta Olimpica cioè non aver sostenuto la guerra in Ucraina.
Infine regola valida per tutti indipendentemente dalla nazionalità il rispetto del Codice mondiale antidoping.
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