Si decide al terzo set la gara tra Sinner e Rune, dopo più di due ore di gioco. Niente da fare per l’italiano, che dice addio alla finale.
Era l’ultimo italiano rimasto nel tabellone. Jannik Sinner cade contro il giovane Rune, in un match pieno di interruzioni per la pioggia e anche per un pubblico abbastanza accanito e a maggioranza netta a favore di Sinner. Il danese colpisce al primo match Point della partita e chiude 2-1 con doppio 7-5, dopo aver concesso il primo set per 6-1.
La sua terza semifinale in un Masters 1000, stavolta contro Rune, dopo aver battuto ai quarti Musetti che a sua volta aveva battuto una leggenda come Novak Djokovic. Succede letteralmente di tutto in questo Atp di Monte Carlo, dove i tanti tennisti italiani sono stati largamente sostenuti dal pubblico – un torneo quasi di casa per i nostri atleti – e si sono anche battagliati. Derby, vittorie storiche, e alla fine tanta delusione.
Jannik Sinner abbandona il torneo alla semifinale, cadendo sotto i colpi del giovanissimo Holger Rune. Un 19enne dalla personalità, e dalla forza, incredibile, che si è messo tutti gli spalti contro tra fischi e cori, ma che ha giocato le ultime due ore di partita in maniera impeccabile.
La tecnica del talento di San Candido non è bastata contro la forza del danese, impeccabile al servizio negli ultimi due set.
Il primo set era stato vinto da Sinner in scioltezza, con il punteggio di 6-1. Una gara che ha visto slittare l’inizio di ben due ore, dalle 16.20 alle 18.20. Le interruzioni sono continuante anche nel secondo set, quando sul punteggio di 3-1 in favore del danese l’arbitro ha deciso ancora di sospendere a causa della pioggia.
Il secondo set dura così un’ora e due minuti, ed è sicuramente il più emozionante. Il pubblico inizia a pizzicare il 19enne che da veterano risponde prima col dito davanti la bocca, poi indicando le orecchie con la classica esultanza “i can’t hear you” proveniente dal mondo del calcio.
Insomma, emozioni, ma anche tanto spettacolo. Finisce 5-7 il secondo set, poi il terzo inizia con i due tennisti concentrati e cinici al servizio. Il primo break derivante da un doppio errore di un eroico Sinner – il quale ha regalato alla platea anche colpi di alta classe – è sfruttato alla perfezione da Rune. Il primo match Point vale al danese la prima finale della sua carriera in un Atp Masters 1000.
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