Lorenzo Musetti, a Napoli, vince il derby italiano contro Matteo Berrettini e si aggiudica il secondo titolo Atp della sua stagione tennistica (e secondo anche in generale). In un match connotato dai problemi tecnici di chi doveva trasmetterlo, durato più di due ore, è il tennista carrarese ad avere la meglio.
Con il punteggio di 7-6 (7-5), 6-2, Musetti si aggiudica l’Atp 250 di Napoli e da domani salirà anche nel ranking Atp, diventando ufficialmente 23esimo, miglior piazzamento per il giovanissimo classe 2002 che ad Amburgo, a luglio, aveva battuto il numero uno al mondo, Carlos Alcaraz, aggiudicandosi anche il primo torneo Atp.
È Lorenzo Musetti a vincere nel cemento di Napoli nel torneo Atp 250 il derby tutto italiano con Matteo Berrettini. In due set e dopo due ore di gara – in cui ci sono stati diversi problemi nella trasmissione -, il toscano archivia la pratica conquistando il suo secondo titolo in stagione con il punteggio di 7-6 (7-5), 6-2 contro un avversario che, però, non era al meglio.
E infatti il primo set è una battaglia all’ultimo colpo, in cui il romano, già finalista a Wimbledon nel 2021 contro Novak Djokovic, abdica solo al tie-break (e dopo 81 minuti di gioco). Il parziale decisivo, poi, è a senso unico per il ventenne di Carrara che domani salirà al 23esimo del ranking, il suo best.
“Matteo si è visto che con il piede faceva un po’ fatica – le prime parole a caldo del giovanissimo tennista che in estate era riuscito a battere addirittura Carlos Alcaraz, ora migliore al mondo -, ma io ho fatto una grande prestazione, a chiudere un mio grande torneo, sono molto felice“. “Il mio obiettivo è quello di continuare così, con questo livello. Dedico la vittoria a Simone Tartarini“, il suo allenatore che lui considera un maestro e che lo accompagna da quando era un “bambino“.
Sul come festeggerà il titolo, Musetti ha affermato che mangerà una pizza, anche perché c’è “Basilea dietro l’angolo, non c’è tempo per festeggiare“.
Dal canto suo, invece, Berrettini ha confermato i problemi che ha avuto durante il match: “All’età di Musetti giocavo i Challenger. Per fortuna siamo compagni di Nazionale. È stata una bellissima partita, ho provato in tutti i modi a darvi la finale che questo torneo meritava“, ha concluso il numero 16 del ranking Atp.
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