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Attacchi alle sedi diplomatiche italiane di Berlino e Barcellona: arrestate 5 persone

A seguito dell’attacco alle sedi diplomatiche italiane situate a Berlino e a Barcellona, sono state identificate in Spagna cinque persone per essere poi arrestate.

Giorgia Meloni preoccupata per l’attacco alle sedi diplomatiche italiane- Nanopress.it

E’ stata quindi aperta un’inchiesta secondo la quale i Pm valutano l’ipotesi di una pista anarchica. Infatti, sui muri del consolato in Spagna, è apparsa la frase “Libertat Cospito”.

L’attacco al consolato italiano di Berlino e Barcellona

La Farnesina ha reso pubblico il fatto che, i diplomatici italiani hanno subito degli atti vandalici sia Barcellona che a Berlino.

E questo è ciò che è accaduto nella giornata di venerdì.

A seguito di questo evento, sono cinque le persone finite in manette le quali sono stati arrestati nella città spagnola poiché identificati come i responsabili.

Attualmente l’intenzione della procura di Roma sia quello di dare inizio ad un’indagine.

La procura di Roma indaga sugli atti vandalici- Nanopress.it

Sembra che al momento l’ipotesi più accreditata è quella inerente alla matrice anarchica.

In Germania è stata presa di mira l’auto che presenta la targa diplomatica di una funzionale che lavora presso l’ambasciata. Al veicolo è stato dato fuoco.

Nella città di Barcellona invece è stato distrutta la vetrata del palazzo in cui si trova il consolato generale d’Italia ed è stato imbrattato un lato dell’edificio.

5 arresti a Barcellona

In base a ciò che viene condiviso da alcune fonti affidabili, sembra che sono cinque le persone che sono finite in manette in quanto accusati di aver commesso stati atti vandalici.

E’ nella città di Barcellona in cui i malviventi sono stati identificati dalla polizia.

Durante i giorni passati, gli addetti dell’ambasciata italiana che si trovano a Berlino avevano chiesto di aumentare le misure di vigilanza.

La procura sembra seguire la pista di un atto anarchico.

Infatti, dopo essere una conoscenza delle informative da parte del Ros e della Digos, si è voluto aprire un fascicolo proprio come è accaduto nel momento in cui si sono verificati degli episodi simili ad Atene.

Anche l’episodio che si è verificato dopo l’attentato dell’ambasciata in Grecia fa riferimento ad una matrice anarchica.

Attualmente l’intelligence è al lavoro nel trovare un collegamento tra i vari attentati e i gruppi mobilitati per la solidarietà.

Sembra che la pista che si sta seguendo è quella che coinvolge anche Alfredo Cospito, un detenuto in regime 41 bis che attualmente sta portando avanti lo sciopero della fame.

Alfredo Cospito- Nanopress.it

Infatti, sopra la facciata di un muro del consolato italiano di Barcellona sono state ritrovate le espressioni “Libertat Cospido”, “Amnistia totale” e “Stato italiano omicida“.

E’ questo ciò che condivide l’agenzia spagnola Efe  andando quindi a precisare che attualmente i muri imbrattati sono in via di pulitura.

All’interno di una nota, la Farnesina ha voluto condividere che “il ministro degli Esteri Antonio Tajani, subito informato, ha personalmente e immediatamente contattato l’Ambasciata a Berlino e il Consolato a Barcellona per esprimere la propria solidarietà e ha chiesto che venga fatta al più presto piena luce sulle dinamiche di questi atti criminosi”.

E così il ministro italiano è deciso nell’avviare immediatamente tutte le procedure per verificare e per rafforzare le sedi diplomatiche.

Sia nel primo che nel secondo caso, come afferma il ministero, la polizia locale ha portato avanti tutti i rilievi scientifici e investigativi necessari anche se fortunatamente non c’è stato nessun danno a persone.

A questo riguardo ha voluto esprimere il suo parere anche la presidente del consiglio Giorgio Meloni la quale ha affermato di avere “fatto pervenire la mia solidarietà e quella del governo italiano al Primo Consigliere dell’Ambasciata d’Italia a Berlino, Luigi Estero, per l’attentato che ha provocato l`incendio della sua automobile nella Capitale tedesca. A questo episodio si aggiunge la violazione del nostro Consolato Generale a Barcellona con atti di vandalismo. Il governo segue con preoccupazione e attenzione questi nuovi casi di violenza nei confronti dei nostri funzionari e delle nostre rappresentanze diplomatiche”.

Marina Nardone

Sono Marina Nardone, nata nel 1992 e diplomata al liceo classico. Amo la scrittura anche se il mio cuore è occupato da un'altra passione, quella per l'uncinetto con cui creo dei piccoli capolavori. Su Nanopress.it mi occupo di economia.

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