Nella notte nuovi attacchi hanno interessato la città di Kiev, tre sono le vittime due dei quali sono bambini. Ci sono anche 14 feriti, per nove di loro è stato necessario il trasporto in ospedale.
Incendi e edifici danneggiati nella Capitale ucraina a causa dei detriti. Attacchi notturni anche sulla città di Belgorod, in Russia, qui si sono registrati due feriti, uno di loro è in gravissime condizioni. USA ha annunciato il nuovo pacchetto di aiuti, presto aiuti anche dall’Italia.
Attacco aereo nella notte su Kiev ci sono tre vittime, due sono dei bambini. A riportare la notizia è l’amministrazione militare. Sono rimaste ferite 14 persone nel distretto di Desnyansky e nel distretto di Dniprovskyi.
I detriti che sono caduti nel distretto di Desnyansky hanno colpito una clinica del quartiere e una casa che si trova vicina ad essa. Da quanto riportato da Serhii Popko, capo dell’amministrazione militare di Kiev, l’attacco è avvenuto utilizzando sistemi missilistici da terra.
Sul messaggio inviato su Telegram riporta anche che tutti gli obiettivi che sono stati individuati sono stati abbattuti dalle difese, le vittime sono state causate dalla caduta dei detriti.
Secondo quanto riportato dai media locali il sindaco di Kiev Vitalii Klitschko avrebbe reso noto che di 14 feriti, nove sono civili che hanno avuto necessità di cure ospedaliere, il resto dei feriti invece ha ricevuto aiuto dai vari servizi di emergenza. Si sono registrati diversi incendi nelle zone colpite.
L’allarme è scattato non solo sulla Capitale ma anche su altre regioni tra cui Poltava, Dnepropetrovsk, Sumy, Chernigov, Kharkiv e Donetsk.
Nella notte ancora bombardamenti anche nella regione russa di Belgorod, che si trova al confine con la nazione ucraina, due persone sono rimaste ferite.
La notizia è stata riportata da Vyancheslav Gladkov, governatore della regione, che ha spiegato sul suo canale Telegram che i bombardamenti sono durati un’ora sulla città.
Uno dei feriti, un uomo, è in grave condizioni ed è stato necessario amputargli l’arto superiore. L’altra persona coinvolta si trova in condizioni di media gravità.
La Russia ha deciso di dare il via alle evacuazione dei bambini che sono residenti nelle zone di confine con i territori ucraini, che in questi giorni sono ripetutamente attaccati dai bombardamenti.
Un primo gruppo composto da 300 bambini è stato spostato a Voronej, il centro più distante rispetto a quello che si trova alla frontiera. È previsto il trasferimento per altri mille bambini nei prossimi giorni che verranno spostati in altre province.
L’Italia è pronta a fornire supporto militare all’Europa e all’Ucraina. Questo nuovo pacchetto dovrebbe contenere munizioni e giubbotti antiproiettili, missili da difesa e forse anche gli Skyguard-Aspide che dovrebbero essere ricondizionati.
Alla lista si potrebbero anche aggiungere equipaggiamenti contro il rischio Nbcr e veicoli blindati. Un aumento delle produzioni ha interessato anche lo stabilimento militare di munizionamento terrestre di Baiano che si trova a Spoleto.
Qui vengono prodotti oltre ai giubbotti antiproiettili anche granate e missili vulcano. Questi missili sono in grado di raggiungere 70 chilometri e possono essere utilizzati contro vari obiettivi.
Gli USA hanno presentato il nuovo pacchetto da 300 milioni di dollari che da quanto reso noto dal Pentagono comprende artiglieria, munizioni, blindature e proiettili.
Il portavoce del governo della Germania ha rilasciato un’intervista a Deutsche welle nella quale afferma che l’Ucraina ha il pieno diritto di compiere attacchi sui territori russi perché si tratta di autodifesa.
Ha però anche precisato che l’Ucraina per compiere questi attacchi non dovrebbe utilizzare armi che sono state fornite dalla Germania.
John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli USA ha ribadito nuovamente che gli Stati Uniti d’America non incoraggiano gli attacchi ucraini sui territori russi.
Per respingere le accuse mosse dalla Russia, Kirby ha precisato che non sono loro a dire agli ucraini dove colpire, quali operazioni militari intraprendere, loro danno consigli, addestramento e equipaggiamento ma è il presidente Zelensky a prendere tutte le decisioni in campo militare.
Ha poi affermato: “Non sosteniamo gli attacchi in Russia, non mettiamo (gli ucraini) in grado di condurli, non li incoraggiamo e non vogliamo vedere attacchi in Russia condotti usando equipaggiamento americano”.
Nella città di Bakhmut sono rimaste solamente 500 persone, prima della guerra qui vivevano circa 70mila persone. La Russia afferma di avere il pieno controllo della città ma gli ucraini continuano a ribadire di tenere salde alcune posizioni sul territorio.
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