L’ex Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è stato ufficialmente convocato dalla commissione parlamentare, per testimoniare sull’assalto a Capitol Hill del gennaio 2021. Ecco la sua reazione.
Una mossa storica quella fatta dal Congresso degli Stati Uniti, che ha ufficialmente convocato Donald Trump, ex Presidente USA, a testimonia sugli avvenimenti di Capitol Hill, l’attacco violento avvenuto a gennaio 2021.
Il comitato vuole sentire Trump per indagare sulle prove del suo effettivo coinvolgimento nell’attacco, che ha avuto luogo subito dopo la sconfitta dell’ex Presidente alle elezioni presidenziali, in favore di Joe Biden. Ovviamente, l’imprenditore ha replicato con parole forti alla decisioni, ecco la sua reazione.
Tutti ricorderanno bene cosa è successo il 6 gennaio 2021 a Capitol Hill, sede del Congresso degli Stati Uniti: una folla violenta di sostenitori di Donald Trump ha assaltato il palazzo, una delle pagine più oscure degli USA, che resterà nella storia.
Il gruppo di estremisti sostenitori di Trump ha scalato i muri e le terrazze del Campidoglio, sfondando porte, finestre ed entrando per vandalizzare tutto, con l’accusa al Congresso di aver rubato le elezioni al loro Presidente.
Ci sono state anche cinque vittime durante l’assalto, che ha visto una violenza senza eguali, mai vista prima in quel luogo.
Ora, dopo più di un anno, Donald Trump è stato convocato dal congresso per testimoniare sul suo effettivo coinvolgimento in questa storia, accusato di essere stato fomentatore degli atti violenti che tutto il mondo ha visto.
Trump dovrà presentare documenti e testimoniare sotto giuramento, per permettere alla commissione parlamentare d’inchiesta di continuare le indagini su quanto accaduto.
La vicepresidente della Commissione, Liz Cheney, ha dichiarato che al momento i componenti di quest’ultima sono obbligato a cercare risposte direttamente da Donald Trump, l’uomo che ha messo in moto tutto.
Ovviamente, l’imprenditore milionario non ha taciuto a questa proposta, ma ha reagito come molti si aspettavano, ovvero ribellandosi.
Donald Trump, quindi, sarà chiamato a dire la sua su ciò che è avvenuto a Capitol Hill l’anno scorso.
Le accuse dei vertici della commissione parlamentare d’inchiesta sono quelle di un piano premeditato, perché Trump sapeva bene che le elezioni non gli sono state rubate.
L’ex Presidente degli Stati Uniti, come ben sappiamo, non voleva cedere la vittoria al suo contendente Joe Biden ma, dopo 24 ore di silenzio dall’avvenimento tragico di Capitol Hill, dichiarò accettata la vittoria dell’attuale Presidente. Alla sua convocazione, però, Trump non ha reagito bene, come sicuramente tutti si aspettavano, e infatti ha scritto sui social:
Perché la commissione non selezionata non mi ha chiesto di testimoniare mesi fa? Perché hanno aspettato sino alla fine, ai momenti finali del loro ultimo incontro?
Secondo Trump, la commissione è un vero e proprio disastro, che serve solo a dividere ulteriormente gli Stati Uniti d’America, definendola addirittura “Uno zimbello nel mondo”.
Ora, non resta che aspettare e vedere cosa accadrà, quali saranno le testimonianze di Trump e se la commissione d’inchiesta lo condannerà come vero artefice del disastro di Capitol Hill.
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