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A pochi giorni di distanza dalle celebrazioni del tragico attentato dell’11 settembre 2001, torna la paura a New York: nella notte tra sabato e domenica una forte esplosione ha travolto la Grande Mela, provocando 29 morti. Un ordigno infilato in un bidone della spazzatura nel quartiere di Chelsea, a Manhattan, è saltato in aria intorno alle 20.30 locali (le 2.30 in Italia), precisamente tra la 23esima strada e la Sesta Avenue. Per il momento, secondo quanto dichiarato dal sindaco Bill De Blasio, ‘non c’è evidenza di una connessione col terrorismo’. E mentre le Forze dell’Ordine indagano sull’accaduto, iniziano a emergere le prime testimonianze.
La zona dell’esplosione solitamente il sabato sera è molto affollata: le strade, prese d’assalto dai giovani, sono ricche di bar, ristoranti e locali notturni di ogni genere. Questa volta però la notte non è corsa dritta fino al mattino, verso le 20.30 un forte boato ha intrappolato tutti nel terrore: ‘C’era tanto fumo e molto caos. Autobus che andavano contromano, locali che chiudevano frettolosamente, tutto ha chiuso subito”, ha raccontato uno dei primi testimoni ascoltati dalla Cnn.
Filomena Soleil, una donna che abita nella zona dell’attacco notturno e che è stata intervistata subito dopo l’esplosione, ha dichiarato: ‘Ero appena scesa dall’autobus e stavo entrando nel negozio di fronte a comprare una rivista. Sulla porta ho sentito un rumore fortissimo, un’esplosione. Mi sono girata e ho visto una nuvola di fumo, proprio nel mezzo di un palazzo. Non ho visto feriti, ma tante persone che cominciavano a correre nella mia direzione. Mi sono messa a correre anch’io, abbiamo girato l’angolo e ci siamo rifugiati in un ufficio di Fedex sulla Sesta Avenue. Ho avuto una paura enorme, sono ancora spaventata. Non ho sentito odore di gas e ho pensato subito a un attacco. Non so se sia terrorismo o cosa. Pochi giorni fa qui abbiamo ricordato l’11 settembre’.
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