Una struttura alberghiera situata al centro di Mogadiscio è stata attaccata da un commando di miliziani jihadisti. Delle esplosioni seguite da uno scontro a fuoco in cui i protagonisti erano i combattenti e le forze di sicurezza.
Una situazione al quanto delicata di cui ha parlato anche Mohamed Abdikadir, il funzionario della sicurezza somala il quale ha affermato che ancora non sono riusciti a neutralizzare i terroristi i quali si sono nascosti all’interno di una stanza dell’hotel. Fortunatamente la maggior parte degli ospiti della struttura sono stati messi in sicurezza.
Un’esplosione che ha generato molta paura ma che purtroppo ha portato via la vita ad 8 civili. E’ questo il bilancio dell’attacco che nelle scorse ore è avvenuto presso l’hotel Hayat di Mogadiscio.
L’allarme è stato lanciando da Mohamed Abdikadir il quale ha immediatamente messo tutti a conoscenza del terribile atto compiuto dai terroristi somali di Al-Shabaab.
Abdikadir ha voluto spiegare in che modo si sia svolta l’intera vicenda raccontando che dopo alcune esplosioni sono partiti i primi colpi a fuoco dando vita ad un vero e proprio scontro in cui le forze di sicurezza stavano cercando di abbattere quanti più terroristi jihadisti possibile.
Nonostante l’impegno, ancora non si è riusciti a liberare del tutto l’hotel. Ogni tanto è possibile ancora udire esplosioni e spari, un qualcosa fatto per cercare di stanare i terroristi rinchiusi nell’hotel.
Abdikadir afferma che le forze di sicurezza sono ancora impegnate nel cercare di neutralizzare i terroristi, quali si sono rifugiati all’interno di una stanza dell’albergo stesso.
In ogni caso sono riusciti a salvare la maggior parte dei turisti soggiornanti nell’hotel, anche se purtroppo non c’è stato nulla da fare per otto civili che hanno perso la vita. Le forze dell’ordine però sono riuscite ad agire e a salvare prontamente decine di persone che hanno lasciato l’edificio senza riportare nessuna ferita.
Un nuovo attacco in Somalia da parte di Al Shabaab. A pagarne le pene questa volta un hotel situato nel centro della città di Mogadiscio. Numerosi scontri a fuoco tra i jihadisti e le forze di sicurezza intervenute per portare la situazione verso la normalità.
Il funzionario Abdukadir Hassan ha raccontato della grande esplosione che c’è stata alcuni minuti prima che i terroristi riuscissero ad entrare nell’hotel.
Abdifatah Adan Hassan, colui che ricopre il ruolo di portavoce nella polizia somala, ha raccontato che l’esplosione è stata provocata da un kamikaze.
Alcuni testimoni hanno inoltre raccontato che c’è stato pochissimo tempo di distanza dalla prima e la seconda esplosione. Purtroppo però si è trattato di una situazione in cui non sono mancate delle vittime proprio dagli stessi soccorritori, tra i membri delle forze dell’ordine e tra i civili.
Da circa 15 anni Al-Shabaab è un gruppo che opera al fianco di Al-Qaeda.
Da diverso tempo portano avanti un’insurrezione nei confronti del governo federale somalo, lo stesso che ha rivendicato l’attacco dell’hotel a Mogadiscio.
Questa è la dichiarazione di un gruppo pubblicato su un sito che da sempre appoggia le azioni di terroristi: “Un gruppo di attaccanti Al-Shabaab si è fatto strada nell’hotel Hayat a Mogadiscio, i combattenti stanno sparando a caso all’interno dell’hotel”.
Il 2011 era l’anno in cui gli Shabaab sono stati allontanati da numerosi città del Paese, tra cui la stessa Mogadiscio anche se restano comunque radicati in diverse zone rurali.
Nel corso delle ultime settimane i terroristi hanno aumentato ancora di più i loro attacchi. Nella giornata dello scorso mercoledì persino l’esercito americano ha affermato di essere riusciti ad uccidere ben 13 miliziani Shabaab i quali erano impegnati in un attacco contro i soldati delle forze regionali somale.
Un attacco che era iniziato domenica scorsa vicino alla città di Teedaan, con una distanza di 300 km dalla capitale Mogadiscio.
È questo ciò che ha dichiarato il comando militare africano.
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