Terribili le immagini che arrivano dalla spiaggia di Piedade Beach a Recife in Brasile. Un oasi di paradiso della costa nord orientale che si è trasformata in un palcoscenico di orrore dopo che un vacanziero, Pablo de Mela 34 anni, è stato attaccato da uno squalo mentre stava nuotando. Il terribile fatto è avvenuto la scorsa domenica e una squadra di bagnini e vigili del fuoco ha effettuato il primo soccorso prima di trasportare in aereo la vittima all’Ospedale. La gamba sinistra gli è stata amputata dopo aver subito ferite brutali. Rimane comunque in gravi condizioni.
Da quel che si può ricostruire l’uomo stava nuotando a largo della spiaggia ma non era in acque molto profonde. Secondo il maggiore dei vigili del fuoco, Aldo Silva, di fatto la vittima dell’attacco non era lontanissima dalla riva quando è avvenuta l’aggressione da parte dello squalo: “Il signor Melo stava nuotando vicino alla linea dei surf quando è stato morso più volte dallo squalo e l’acqua non è profonda in quel punto“, ha spiegato. “Probabilmente è stato morso prima sulle sue gambe, poi quando ha cercato di difendersi, lo squalo ha reagito ai suoi frenetici movimenti e ha attaccato anche le sue braccia“.
[didascalia fornitore=”altro”]Un’immagine aerea di Piedade Beach a Recife in Brasile[/didascalia]
Pablo de Mela è sopravvissuto all’attacco solo perché due uomini, che si trovavano nelle acque vicine, hanno rischiato la vita cacciando coraggiosamente lo squalo. Hanno poi trasportato l’uomo gravemente ferito fuori dall’acqua. Una squadra di bagnini e vigili del fuoco ha poi effettuato il primo soccorso e poi il trasporto in aereo in ospedale, dove è stato operato d’urgenza da un team di specialisti. L’area in cui nuotava il vacanziere è contrassegnata da evidenti cartelli che segnalano i pericoli degli attacchi. Si ritiene che la specie predatrice, responsabile dell’attacco, potrebbe essere o uno squalo toro o uno squalo tigre, entrambi noti nell’aggirarsi vicino alla riva della spiaggia.
Un video scioccante, che evitiamo di proporre per la crudezza delle immagini, mostra la vittima imbevuta di sangue sdraiato sulla spiaggia, con morsi su gambe e braccia, mentre i soccorritori legano i lacci emostatici intorno alle cosce e alle braccia per arrestare l’emorragia. Dal 1992, sono 24 le persone morte per via di attacchi di squali con oltre 60 incidenti registrati nella regione.