Nella notte l’esercito russo ha attaccato la città di Kryvyi Rih causando sei vittime e oltre 25 feriti, in queste ore si continua a scavare sotto le macerie dove sono rimaste intrappolate le persone.
La controffensiva ucraina prosegue e Zelensky annuncia che l’esercito ha conquistato circa sette insediamenti e che sta continuando ad avanzare nella città di Bakhmut.
L’esercito russo ha attaccato nella notte la città di Kryvyi Rih, città natale del presidente Zelensky. A causa dei raid russi ci sono stati almeno sei morti. Oltre alle sei vittime ci sono anche più di 25 feriti.
La notizia è stata riportata da Rbc-Ucraina riportando le parole di Ova Serhii Lysak, capo di Dnipropetrovsk. Ova Serhii Lysak ha anche reso noto che sono stati abbattuti tre missili russi a Est dalla difesa missilistica ucraina, questi missili non avevano ancora colpito la città.
A causa dell’abbattimento di uno di essi c’è stato un urto contro un edificio residenziale di cinque piani in cui appunto si sono verificate vittime e feriti, sotto le macerie però ci sono ancora delle persone.
L’Onu ha condannato questo attacco parlando di come l’esercito russo ancora una volta ha causato vittime innocenti tra il popolo ucraino e di come il diritto umanitario internazionale sia chiaro: “i civili e le infrastrutture civili non sono un obiettivo” queste le dichiarazioni di Denise Brown, coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite presente in Ucraina.
Il presidente Zelensky ha affermato che i terroristi non saranno mai perdonati e verranno ritenuti responsabili per ogni missile che lanceranno. Ha poi commentato la controffensiva ucraina riportando che non è semplice contrastare l’esercito russo ma che si continua a combattere.
Zelensky ha chiuso il suo messaggio con le condoglianze a tutte le famiglie delle vittime che sono rimaste uccise nell’attacco alla sua città natale.
Da quanto riportato da Kiev un’altra diga è stata fatta saltare dall’esercito russo sul fiume Mokry Yaly che si trova nel Donetsk. Quest’ulteriore mossa avrebbe lo scopo di rallentare l’avanzata dell’esercito ucraino.
Secondo quanto riportato dall’esercito ucraino sono stati liberati sette insediamenti da quando ha avuto inizio la controffensiva.
È salito a 17 il numero delle vittime causato dalla rottura della diga di Nova Kakhovka, che ha allagato intere aeree e città. La notizia è stata riportata dalle autorità filorusse presenti nella regione di Kherson.
Questo bilancio è da aggiungere a quello invece presentato dall’esercito ucraino che parla di 10 vittime nella parte di territorio controllata dall’Ucraina.
Zelensky ha riportato la notizia che le truppe ucraine avanzano e guadagnano terreno anche nella città di Bakhmut, città che per mesi è stata l’epicentro della guerra.
A causa della distruzione della diga di Nova Kakhovka secondo Ihor Syrota, capo della compagnia energetica statale dell’Ucraina, ben quattro oblast dell’Ucraina avranno seri problemi per l’approvvigionamento idrico e l’acqua non sarà disponibile in Crimea.
Questa problematica si verificherà per almeno un anno. A causa della rottura della diga il livello dell’acqua è molto basso rispetto a quello che occorre per permettere all’acqua di arrivare al Canale di Crimea.
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