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Aggiornamento delle ore 17.00
Gli ultimi aggiornamenti riferiscono che almeno 27 persone sono rimaste uccise nella sparatoria all’Hotel Radisson Blu, in Mali. Tra le vittime si contano un francese, un belga e due maliani. Anche tre dei terroristi del commando sono morti durante gli scontri. Fortunatamente tutti i 170 ostaggi sono stati liberati. Tra i primi rilasciati ci sarebbero 12 membri dell’Air France, mentre 3 dipendenti della compagnia Turkish Airlines sarebbero riusciti a scappare. Liberato anche il cantante della Guinea Sekouba Bambino. Il Pentagono ha dichiarato che 6 americani sono ora salvi.
20 novembre 2015
Nuovo attacco dell’Isis: c’è stata una sparatoria all’Hotel Radisson Blu a Bamako, nel cuore della capitale Maliana. Inizialmente gli ostaggi erano 170, ora sono scesi a 136: alcuni sono stati liberati, dopo aver dimostrato di saper recitare alcuni versetti del Corano. Si registrano inoltre diversi feriti e almeno 5 morti. A riportare la notizia è la Radio France Internationale, la quale riferisce che l’area è stata subito circondata dalle forze di sicurezza. Secondo altre fonti, il commando avrebbe sferrato gli attacchi al grido di ‘Allah u Akbar!’.
Un portavoce del gruppo Carison Rezidor, a cui appartiene il Radisson Hotel, ha dichiarato alla Nbc:
‘Hanno sequestrato circa 140 ospiti e 30 dipendenti’.
Nel momento dell’attacco, l’Hotel composto da 190 camere, era pieno al 90%.
E’ una struttura business, molto frequentata da stranieri che giungono in Mali appunto per affari. Secondo France Info, al momento, ospiterebbe anche le forze militari della missione Onu, diversi delegati dell’Organizzazione internazionale della Francofonia, un’associazione che rappresenta i Paesi di lingua francese, in visita a Mali per un meeting sulle nuove tecnologie, e anche personale dell’Air France e Turkish Airlines.
In base alle prime ricostruzioni, il commando terrorista composto da 12 persone, sarebbe arrivato all’hotel a bordo di un auto targata ‘Corpo diplomatico’.
Si sarebbe poi introdotto nella struttura, arrivando sino al settimo piano: da lì ha aperto il fuoco.
I servizi di sicurezza del Mali sospettano che dietro all’attacco al Radisson Blu si nasconda il network jihadista Ansar Din, che aveva già progettato diversi attentati nella capitale del Mali, tutti fortunatamente sventati.
Il presidente francese François Hollande ha dichiarato: ‘Ancora una volta i terroristi hanno voluto segnare la loro presenza barbara, in luoghi dove possono uccidere e impressionare. Dobbiamo dimostrare la nostra solidarietà al Mali, un Paese amico’ e ha invitato i francesi presenti a Bamako a rifugiarsi presso l’ambasciata.
Anche la Farnesina si è immediatamente attivata, disponendo diverse verifiche, mentre l’ambasciata americana ha invitato i cittadini americani a mettersi al sicuro.
Ibrahim Boubacar Keita, presidente del Mai, in Ciad per il G5 del Sahel, farà ritorno a Bamako entro sera.
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