Il mondo del calcio continua ad essere al centro dell’attenzione dopo gli incresciosi attentati di Venerdi a Parigi. Ad Istanbul, prima del match Turchia-Grecia, è successo l’incredibile: dal settore del tifo turco sono partiti molti fischi e grida durante il minuto di silenzio in ricordo delle vittime degli attentati di Venerdi scorso. Come si è potuto udire una buona parte dello stadio ha scandito e cantato il grido ‘Allah Akbar‘, cioè “Allah è il più grande”, espressione simbolo della fede islamica. In tribuna d’onore erano presenti anche i primi ministri dei due paesi, Ahmet Davutoglu e Alexis Tsipras che sono parsi visibilmente imbarazzati per quello che stavano sentendo. Questo gesto ha ovviamente indignato la Uefa e la Fifa che sono pronte a dare pesati sanzioni alla federazione turca. Sempre nella serata di ieri la partita Germania-Olanda, che si doveva giocare ad Hannover, è stata annullata per un allarme bomba.
Quello che è successo ad Istanbul, nel minuto di silenzio di Turchia-Grecia, ha ovviamente scosso l’Europa intera e non solo quella del calcio. Se una buona parte del tifo turco ha fischiato sonoramente e successivamente scandito il grido ‘Allah Akbar‘, cioè “Allah è il più grande” cantando anche un coro nazionalista di estrema destra “Şehitler ölmez, vatan bölünmez” ovvero “i martiri non muoiono, il paese non si divide” fa sicuramente pensare che il popolo turco (o una parte di esso) si sia schierato in favore degli attentatori delle stragi di Parigi. Va ricordato inoltre che il 13 ottobre, durante Turchia-Islanda, giocata nei giorni successivi all’attentato durante la manifestazione pacifista ad Ankara nella quale morirono 97 filo-curdi, ci fu una pesante contestazione con sfondo politico. I fischi vergognosi di ieri alle vittime di Parigi hanno indignato il popolo europeo che si domanda ora sulla reale voglia del popolo turco di entrare in Europa. Tornando a parlare di sport, in soli cinque giorni, tre partite sono finite nell’occhio dell’Isis e questo fa ovviamente preoccupare il mondo del pallone. Alcune federazioni, come quella francese e tedesca, stanno pensando di fermare i propri campionati nazionali nel weekend per evitare che si verifichino altri attentati negli stadi anche se la paura più grande resta tutta per Euro 2016 che si svolgerà in Francia a Giugno. Tifosi e persone da tutta europa andranno ad assistere alle gare delle nazionali e il rischio attentati sarà altissimo.
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