Attentato a Istanbul, 13 arresti per l’attacco all’aeroporto di Ataturk

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Sono 13 le persone arrestate dalla polizia turca nel corso delle operazioni anti-terrorismo lanciate questa mattina in seguito all’attentato avvenuto il 28 giugno scorso all’aeroporto Ataturk di Istanbul. Lo fa sapere una fonte ufficiale, spiegando che tra gli arrestati ci sono anche tre stranieri. Secondo i media le autorità turche avrebbero identificato i kamikaze autori dell’attentato ad Ataturk in cui sono morte 42 persone.

Mentre le operazioni delle forze dell’ordine sono in corso, si susseguono voci sulle possibili identità dei terroristi, le autorità turche stanno seguendo la pista del terrorismo Islamico. Il quotidiano Milliyet sostiene che si tratti di cittadini del Tagikistan mentre Hurriyet scrive che almeno uno dei tre kamikaze sarebbe un ceceno, identificato come Osman Vadinov, giunto in Turchia da Raqqa.
Gli agenti dell’antiterrorismo continuano a seguire l’ipotesi che a eseguire l’attentato siano stati combattenti dello Stato islamico tanto da aver effettuato alcune perquisizioni in quartieri ritenuti covo di jihadisti in passato. L’agenzia di stampa Anadolu scrive che la polizia turca ha condotto una serie di raid anche a Smirne, con l’arresto di nove sospetti militanti in tre quartieri della città sulla costa dell’Egeo.
In seguito all’attentato terroristico, è emersa anche la notizia secondo cui l’esercito turco ha ucciso, sabato scorso, due presunti terroristi dell’Isis intenti a varcare il confine con la Siria, il quotidiano Cumhuriyet riferisce che l’Isis aveva ben quattro aeroporti turchi nel suo mirino: Malatya, Diyarbakir, Urfa e Kayseri.
Il Primo Ministro Binali Yildirim continua a parlare dell’Isis come principale sospetto e anche il direttore della Cia, John Brennan crede sia l’ipotesi più accreditata sulla base di come è stato condotto l’attentato.

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