Ad annunciare la notizia dell’arresto del presunto responsabile dell’attentato, avvenuto nel pomeriggio di domenica nella via dello shopping di Istanbul, è stato il ministro dell’Interno turco Soumeylan Soylu, che non ha specificato se si tratti o meno di una donna, come trapelato inizialmente.
Il ministro ha puntato il dito contro il Pkk (partito dei lavoratori del Kurdistan) e la Ypg (la formazione curda siriana Unità di protezione del popolo). Secondo il presidente turco Erdogan, i due gruppi avrebbero agito grazie all’utilizzo delle armi occidentali e agli addestramenti forniti in funzione anti Isis.
Il ministro dell’Interno turco Soumeylan Soylu ha annunciato che la persona responsabile di aver fatto esplodere una bomba nel centro di Istanbul ieri pomeriggio – 13 novembre – è stata arrestata. Nelle ore successive all’attentato era trapelata la notizia che a macchiarsi del vile attacco fosse stata una donna, circostanza che però il ministro Soylu non ha specificato, parlando di ‘persona responsabile’.
“Secondo le nostre valutazioni, l’ordine per l’attentato terroristico mortale è arrivato da Ayn al-Arab (Kobane) nel nord della Siria”
ha spiegato il primo ministro.
L’attentato si è registrato nel pomeriggio di domenica nella zona pedonale più centrale di Istanbul, via Istiklal caddesi. L’arteria – lunga circa un chilometro e mezzo – si trova nello storico quartiere di Beyoglu. Già nel 2016 si era verificato un attentato da parte di un kamikaze, che si fece esplodere, provocando la morte di 5 persone.
L’attentatore che ha agito ieri ha approfittato dell’ora di punta, in cui centinaia di persone affollavano la strada, per far esplodere la bomba.
Inizialmente è stata identificata una donna come responsabile dell’attacco, circostanza che però non ha ancora trovato conferme ufficiali. Verso le 16.20 – ora locale – la donna avrebbe appoggiato a terra una borsa imbottita di esplosivo, che poi sarebbe saltata in aria con un comando a distanza o con un meccanismo autonomo. I dettagli sono ancora al vaglio degli inquirenti.
La donna sarebbe rimasta seduta su una panchina per circa 40 minuti, dopodiché si è alzata ed esattamente un minuto dopo si è registrata l’esplosione. Questa mattina, oltre al presunto responsabile, sono state arrestate altre 21 persone ritenute collegate all’attentato.
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