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Attentato a Nizza: rabbia e cordoglio dai politici di tutto il mondo

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Dopo l’attentato di Nizza non si sono fatte attendere le reazioni da parte dei politici di tutto il mondo. Rabbia mista a cordoglio. Dopo la strage sul lungomare, da parte di un terrorista alla guida di un tir, il presidente francese François Hollande ha tenuto un discorso alla nazione dall’Eliseo: “La Francia è stata colpita nel giorno della festa nazionale, simbolo di libertà, perché i diritti dell’uomo sono negati dai terroristi e la Francia è per forza un loro obiettivo”.
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Il presidente, annunciando il prolungamento dello stato d’emergenza di tre mesi, ha continuato: “La Francia è colpita, afflitta da una nuova tragedia ma sarà sempre più forte, nulla ci farà cedere. Dobbiamo rafforzare ancora di più le azioni in Siria”. Hollande ha aggiornato, durante la notte, il bilancio delle vittime, annunciando la presenza tra di loro di “diversi bambini”. E condannando il folle che ha agito con “l’intenzione di uccidere, schiacciare e massacrare”. Il presidente nella mattinata di venerdì è atteso in una Nizza sotto shock dopo l’attentato.

“La Francia è stata colpita ancora nel profondo del cuore, nel giorno della festa nazionale. Hanno voluto colpirci al cuore. La sola risposta sarà quella dello spirito della festa della Bastiglia, quella della Francia unita”: così il primo ministro Manuel Valls, annunciando tre giorni di lutto nazionale.

“La lotta contro il fondamentalismo islamico deve iniziare”, sono state le parole del leader dell’estrema destra francese Marine Le Pen.

Merkel: “La Germania è al fianco della Francia”
La cancelliera tedesca Angela Merkel, dalla Mongolia, ha commentato: “La Germania è al fianco della Francia nella lotta al terrorismo. E sono convinta che malgrado tutte le difficoltà vinceremo questa battaglia. L’orrore dell’attacco di Nizza è difficile da rendere con le parole. Tutti i pensieri sono con i nostri amici francesi”. Il portavoce della neo premier britannica Theresa May, costantemente aggiornata sulla strage, ha dichiarato: “I nostri pensieri sono con coloro che sono stati colpiti da questo terribile incidente che è avvenuto in un giorno di festa nazionale”.

Cordoglio anche da parte di Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Ue: “La Francia può contare sulla Commissione Ue così come sugli altri stati dell’Unione europea per continuare a essere sostenuta nella lotta contro il terrorismo all’interno così come all’esterno dell’Ue. La nostra determinazione resterà altrettanto ferma che la nostra unità. Sono molto toccato e afflitto dalla terribile prova che ha colpito la città di Nizza in questo giorno di festa nazionale”.

L’uomo di Trump: “Deportare dagli Usa chi crede nella sharia”
Non si è fatta attendere, oltre oceano, la reazione del presidente degli Stati Uniti Barak Obama: “In nome del popolo americano, condanno duramente quello che sembra essere un orribile attacco terroristico a Nizza, in Francia, che ha provocato decine di morti e feriti fra civili innocenti. Ho dato ordine al mio staff di rimanere in contatto con le autorità francesi, e ho offerto la mia assistenza per indagare su questo attacco e consegnare i responsabili alla giustizia. Le nostre preghiere vanno alle famiglie delle persone uccise e auguriamo una pronta guarigione a coloro che sono rimasti feriti. Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza alla Francia, il nostro più antico alleato, affinché risponda e si riprenda da questo attacco. Nel giorno della presa della Bastiglia, ci ricordiamo della straordinaria capacità di reazione e dei valori democratici con cui la Francia ha dato ispirazione a tutto il mondo e sappiamo che la forza di carattere della Repubblica francese resisterà a lungo dopo questa tragica e devastante perdita di vite umane”.

“Alla luce dell’orribile attacco a Nizza, in Francia, ho rinviato la conferenza stampa di venerdì riguardante l’annuncio sul mio vicepresidente”, ha scritto su Twitter Donald Trump, candidato repubblicano alla Casa Bianca. Durissimo l’ex speaker della Camera Usa Newt Gingrich, candidato alla vicepresidenza: “Gli Stati Uniti dovrebbero francamente controllare il background di ogni residente di origini musulmane, e deportare chi crede nella sharia, essendo incompatibile con la civiltà occidentale”.

La condanna del Vaticano
Dal Vaticano ha parlato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi: “Abbiamo seguito, questa notte, con grandissima preoccupazione, le terribili notizie che venivano da Nizza. Manifestiamo, quindi, da parte di Papa Francesco e nostra, tutta la partecipazione e solidarietà alle sofferenze delle vittime e dell’intero popolo francese, in quello che doveva essere un grande giorno di festa. Condanniamo nella maniera più assoluta ogni manifestazione di follia omicida, di odio, di terrorismo, di attacco contro la pace”.

Le reazioni dall’Italia
Il premier italiano Matteo Renzi ha ritwittato il presidente francese Hollande dopo l’attentato: “La Francia piange, è addolorata, ma è forte e lo sarà sempre di più dei fanatici che oggi vogliono colpirla”.

Dopo l’attentato, al Viminale si è tenuta la riunione d’emergenza del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa). Oltre ai ministri dell’Interno Angelino Alfano e della Difesa Roberta Pinotti, presenti i vertici delle forze dell’ordine, dello stato maggiore della Difesa, dei servizi segreti, e del Dipartimento amministrazione penitenziaria (Dap). Subito dopo, sempre al Viminale, si è tenuto il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Il ministro della Difesa Roberta Pinotti è intervenuta alla trasmissione “Uno mattina”: “Il momento è di grande dolore e cordoglio. Nessun paese può ritenersi a rischio zero, anche perché il modo di colpire è subdolo”. “Nizza e l’Europa colpite in modo orribile. Con Unità di crisi seguo sviluppi della situazione”, è il tweet del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. In un Tweet Alfano ha annunciato il potenziamento dei controlli al confine francese.

Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha commentato su Facebook: “Servono leggi speciali a livello globale contro il terrorismo. Controlli, trattenimento di persone sospette, verifiche capillari nelle comunità islamiche in Occidente, iniziative militari internazionali per porre fine allo Stato islamico e a tutte le sue diramazioni in Libia, in Nigeria, ovunque. Senza esitazioni, senza ipocrisie o ambiguità. Chi teme reazioni prenda atto che siamo in guerra, che in nome dell’islam gruppi organizzati o esaltati isolati seminano morte ovunque. Bisogna anche bloccare flussi continui e incontrollati di immigrazione, che alimentano caos e tensioni. Non possiamo farci massacrare arrendendoci alla follia dei fanatici. Li dobbiamo affrontare e sgominare”.
Duro, sullo stesso social network, il leader della Lega Nord Matteo Salvini.

Su Twitter ha scritto anche Virginia Raggi, sindaco di Roma.

Francesco Minardi

Francesco Minardi è stata collaboratore di Nanopress dal 2016 al 2018, occupandosi principalmente di cronaca e politica interna ed estera,

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