L’esecutore materiale dell’attentato a Barcellona era Younes Abouyaaqoub, 22enne di origini marocchine, che era ricercato dalla polizia catalana, ed è stato ucciso a Sant Sadurní d’Anoia. E’ stato confermato che era lui l’uomo al volante del furgone che giovedì scorso ha travolto la folla sulla Rambla di Barcellona, uccidendo 13 persone. La notizia è stata confermata dal responsabile degli Interni del governo della Catalogna, Joaquim Forn
RICERCATO NUMERO UNO IN EUROPA
Era stata estesa ufficialmente in tutta Europa la caccia a Younes Abouyaaqoub, il 22enne di origine marocchina che giovedì alla guida di un van ha travolto la folla sulla Rambla di Barcellona uccidendo 13 persone e ferendone oltre 100. Tra le vittime, anche due giovani italiani.
“Questa persona non è più ricercata solo in Catalogna, ma in tutta Europa: si tratta di un’operazione di polizia internazionale”, aveva detto il responsabile degli Interni del governo catalano. Nella mattinata di lunedì 21 agosto, il sito del quotidiano spagnolo El Pais ha pubblicato le foto del killer della Rambla di Barcellona in fuga a piedi subito dopo l’attentato. Dalle immagini si vede un ragazzo in maglia chiara allontanarsi indisturbato dal luogo della strage attraversando il mercato della Boqueria.
Quindi il terrorista marocchino Younes Abouyaaqoub era l’ultimo membro della cellula terroristica di Ripoll ancora in fuga.
I TERRORISTI DI BARCELLONA NON POSSONO PIU’ NUOCERE
La cellula terroristica di Ripoll che ha pianificato l’attentato a Barcellona non è più in grado di nuocere: come riporta anche l’Ansa, cinque terroristi sono stati abbattuti, tre ancora non identificati sono morti nell’esplosione del loro covo di Alcanar – dove tra l’altro sono state ritrovate 120 bombole di gas – quattro persone sono state arrestate. Fra i tre morti nella base operativa ci sarebbe anche l’imam di Ripoll Abdelbaki Es Satty, 45 anni, l’uomo che gli inquirenti considerano l’indottrinatore e il leader dei baby-terroristi, tre coppie di fratelli fra 17 e 28 anni.
CHI ERA L’IMAM RITENUTO IL LEADER DELLA CELLULA DEL TERRORE A BARCELLONA
L’imam Abdelbaki Es Satty era a Ripoll dal 2015, tre anni prima, nel 2012 era uscito dal carcere dove si trovavano jihadisti coinvolti nelle stragi dei treni di Atocha, a Madrid, del 2004. Nel 2016 aveva trascorso tre mesi in Belgio a Vilvoorde, vicino a Bruxelles, culla con Molenbeek del jihadismo europeo.
El Periodico racconta che il nome dell’imam integralista era apparso nell’inchiesta sugli attentati di Madrid. La fotocopia della sua carta d’identità era stata trovata in casa di Mohamed Mhrabet Ehasi, accusato di reclutare jihadisti, fra cui Bellil Belgacem, che nel 2003 si fece saltare a Nassiriya uccidendo 19 soldati italiani e 9 iracheni. Nessuno però pare stesse tenendo sotto controllo l’imam di Ripoll, nessuno lo stava sorvegliando.
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