Un’altra persona è stata arrestata per l’attentato di San Pietroburgo. Si tratterebbe di un amico 27enne di Darya Trepova.
La polizia russa ha effettuato un altro arresto in relazione all’antenato avvenuto nel bar di San Pietroburgo. Oltre a Darya Trepova, che avrebbe portato una statuetta sul posto dell’esplosione appunto, anche un amico della donna, un uomo di 27 anni. Nell’attentato è morto il propagandista russo Vladlen Tatarsky.
Un altro arresto dopo l’attentato di San Pietroburgo di domenica. L’esplosione nel bar ha ucciso il giornalista russo Maksim Fomin, conosciuto come Vladlen Tatarsky, blogger sostenitore della guerra in Ucraina. Le immagini di sorveglianza hanno mostrato una donna nell’atto di entrare nel bar con un pacco in mano, pare si sia trattato di Darya Trepova, che in un breve video rilasciato nella giornata di oggi avrebbe confessato di aver portato una statuetta all’interno del locale.
Adesso, secondo quanto si apprende dalla Russia, anche un altro uomo è stato arrestato. Si tratterebbe di Dmitry Kasintsev. E’ stato il marito della Trepova Dmitry Rylov, intervistato da The Insider, a rivelare il nome del 27enne che sarebbe amico della moglie.
Dalle autorità russe però deve ancora arrivare la conferma della custodia di Kasintsev. Il gruppo Telegram Shot ha condiviso nelle ultime ore un video di un gruppo di agenti russo insieme a un uomo trasportandolo in manette. Secondo alcune testimonianze si tratterebbe proprio del 27enne.
La polizia russa dopo aver arrestato Darya Trepova per l’attentato di domenica a San Pietroburgo, nella giornata di oggi ha diffuso un video con quella che sembra essere una sorta di confessione della 26enne. La donna ha detto di aver portato una “statuetta all’interno del bar, che è esplosa. Sono stata arrestata perché mi trovavo sulla scena dell’omicidio di Tatarsky“. Alla domanda di chi le avesse consegnato la statuetta la donna ha detto: “Di questo posso parlarvene dopo”:
Secondo alcune testimonianze, pare che la donna si sia avvicinata al blogger, poi deceduto, consegnandogli una busto, che è stato posto su un tavolo mentre quest’ultimo stava effettuando un discorso su temi dell’invasione in Ucraina.
L’esplosione del busto ha causato il ferimento di 30 persone, 10 delle quali sarebbero in gravi condizioni. Il marito della Trepova, sempre nella sua recente intervista, ha detto però che la moglie sarebbe stata incastrata: “Non avrebbe mai ucciso qualcuno“.
Secondo il Comitato nazionale antiterrorismo russo invece l’attacco sarebbe stato pianificato dai servizi segreti ucraini.
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