Un bravo ragazzo, che non aveva mai dato segnali strani. Così la zia di Youssef Zaghba, il killer italiano dell’attentato al London Bridge e Borough market, descrive il 22enne. Franca Lambertini, questo il nome della signora, è stata raggiunta dai microfoni di SkyTg24 e, come molti altri testimoni, ha confermato che nulla poteva far pensare che il giovane avesse intenzione di uccidere persone innocenti da lì a poco. “Era un bravo ragazzo, l’ultima volta che l’ho visto mi ha detto “ciao zia”, non ci avrei mai pensato a una cosa così“, sono state le sue parole.
Anche altri vicini della mamma di Youssef, la signora Valeria Collina, 68 anni convertitasi all’Islam, lo hanno descritto ai microfoni di RaiNews24 come un bravo ragazzo, “senza la barba”, che vestiva all’occidentale e non aveva mai dato segno di radicalizzazione.
Diverso invece il giudizio sul padre, Mohammed Zaghba, commerciante marocchino di 55 anni. La zia di Youssef lo ha descritto come una “brutta persona”, tanto da ripudiare la moglie perché non gli concesse di avere una seconda moglie.
Per questo la mamma del giovane nel 2015 lasciò il Marocco, dove, come aveva raccontato alla zia “faceva la signora“, ma il figlio rimase a vivere col padre, venendola a trovare spesso in Italia. “Quando le chiedevo del figlio, mi diceva che era andato a Londra per lavorare perché qui non aveva nulla da fare“, ha concluso la signora.
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