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Attentato Londra, furgone contro fedeli vicino moschea: un morto e 10 feriti, arrestato un uomo bianco di 48 anni

Ancora un attentato a Londra, dove un furgone ha travolto alcuni fedeli all’uscita della moschea di Finsbury Park. È successo domenica notte, intorno alla mezzanotte locale, nella zona di Finsbury Park. Verso lei sei di mattina la polizia britannica ha accertato un morto e 10 feriti di cui 3 gravi. Torna l’incubo terrorismo, anche se in questo caso a parti invertite. A quanto emerge, infatti, l’autore dell’attentato alla moschea di Londra, dove un van ha travolto alcuni fedeli dopo la preghiera per il Ramadan, sarebbe «un uomo bianco senza barba» di 48 anni, che avrebbe urlato «uccido tutti i musulmani»: secondo i media inglesi il suo nome sarebbe Darren Osborne. Dopo l’attacco sarebbe sceso dal furgone per accoltellare i presenti, ma sarebbe stato arrestato dalla Polizia: le autorità confermano che non vi sono altri sospetti, anche se molti testimoni hanno parlato di 3 persone all’interno del van.

Sul caso sta ora indagando l’anti terrorismo: Scotland Yard ha specificato che si tratta di terrorismo. nel corso della giornata si è arrivati al nome del presunto attentatore: si tratta di Darren Osborne, 47 anni, da Cardiff. Padre di 4 figli, è stato arrestato per tentato omicidio ed è trattenuto in custodia.

Il clima nel quartiere è molto teso: molti testimoni hanno dichiarato che polizia e ambulanze sono arrivate 40 minuti dopo le prime chiamate, mentre nel caso dell’attentato al London Bridge sono passati pochi minuti prima dell’intervento dei poliziotti.

Non giova neanche il fatto che Theresa May si sia limitata a parlare di “incidente” e non di un attentato: è stato il sindaco di Londra, Sadiq Khan il primo a definirlo un “attacco contro londinesi innocenti”. Il consiglio dei musulmani inglesi ha parlato fin dai primi istanti di un attacco terroristico ispirato all’islamofobia: se così fosse, non sarebbe il primo atto d’odio razziale registrato nel Paese.

La risposta della comunità al momento è quella dell’unione e del supporto alla comunità islamica. La mattina successiva all’attacco, la stazione della Tube di Finsbury Park ha voluto dedicare il pensiero del giorno proprio all’attacco della notte. “I tempi difficili non durano, le persone in difficoltà devono stare unite. Tutti noi“, recita la citazione.

Attentato moschea a Londra: la dinamica

Intorno alla mezzanotte locale, nei pressi di una moschea a Seven Sisters Road, in zona Finsbury Park, un furgone, un van bianco, ha travolto alcuni fedeli che affollavano la zona antistante dopo la preghiera per il Ramadan. Secondo alcuni testimoni, dopo l’assalto un uomo sarebbe sceso dal mezzo con un coltello in mano provando a uccidere i presenti, anche se la polizia non conferma il dettaglio del coltello.

Secondo alcuni testimoni intervistati da Sky News, l’attentatore sarebbe stato fermato dalle persone fuori dalla moschea che poi lo avrebbero picchiato o fermato con la forza e sarebbe stato protetto dall’imam dalla folla inferocita fino all’arrivo della polizia. “C’era un gran caos – racconta una donna che vive di fronte alla moschea – Non ho visto l’attacco, ma ho sentito un gran caos. Tutti che gridavano e scappavano“.

L’uomo è stato arrestato dalla Polizia e portato in ospedale dove è stato medicato a seguito della colluttazione con i fedeli. Testimoni riferiscono che nel furgone c’erano due o tre complici, poi fuggiti, ma la Polizia conferma che non ci sarebbero altri complici.

Attentato moschea a Londra: il bilancio delle vittime

Verso le sei di mattina Scotland Yard ha confermato una vittima dell’attacco a Londra, dove un furgone ha travolto i fedeli all’uscita della moschea: 10 i feriti, tra cui tre gravi. Anche l’attentatore è stato ricoverato in ospedale.

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Attentato moschea a Londra: usato un furgone a noleggio

Se la motivazione dell’attentato alla moschea di Finsbury Park a Londra sembra essere l’islamofobia o comunque l’odio razziale, la modalità è quella che abbiamo visto in altri casi di attacchi terroristici di matrice islamica, a partire da Nizza e replicato anche a Londra, a Westminster e London Bridge, con un furgone scagliato contro i pedoni.

Secondo quanto riporta il Guardian, il furgone usato per quest’ultimo attacco, di colore bianco, apparterrebbe alla flotta di mezzi della Pontyclun Van Hire, società di noleggio della East Side Cambrian Industrial Estate, area a sud di Cardiff, in Galles.

class=”sidebox-title-sec titolonoclick np8Green np8TitleNoclick”>Attentato Londra, attentatore: “Uccido tutti i musulmani!

Stavolta l’attentato a Londra contro la moschea potrebbe essere stato contro i musulmani. Stando alle prime ricostruzioni, sarebbe stato arrestato un uomo “bianco e senza barba” di 48 anni: secondo alcuni testimoni, inoltre, avrebbe urlato “uccido tutti i musulmani”. Scotland Yard ha poi confermato la matrice del terrorismo e chiarito che tutte le vittime sono musulmane.

Attentato Londra, Muslim Council of Britain: “Atto deliberato”

Il Muslim Council of Britain, su Twitter, ha parlato subito di “atto deliberato“. “Le nostre preghiere sono per le vittime”, si legge in un tweet, anche se lo stesso Muslim Council precisa che non è sicuro che la moschea fosse l’obiettivo primario.

Col passare delle ore e la conferma della dinamica dell’attentato, lo stesso consiglio è intervenuto con un appello alla calma e all’unione. “Abbiamo lavorato duramente per decenni per costruire una comunità pacifica e tollerante qui a Finsbury Park e condanniamo con forza qualsiasi atto di odio che cerca di dividere la nostra comunità meravigliosa“, si legge in un messaggio del segretario generale del Consiglio musulmano britannico, Miqdaad Versi. “Ci appelliamo alla calma in questo momento. Tutti i nostri sforzi dovrebbero essere per ottenere giustizia per le vittime e garantire che la nostra comunità rimanga il luogo della diversità, della tolleranza e dell’accoglienza che sappiamo essere“.

Attentato Londra: le reazioni politiche

Le prime reazioni politiche non hanno parlato di attentato. “Un incidente terribile”, è stato infatti il commento del primo ministro britannico Theresa May dopo l’attentato a Londra, vicino la moschea a Finsbury Park: solo dopo è arrivata la condanna per l’attacco terroristico. “Sono totalmente scioccato per quello che è successo a Finsbury Park ieri notte”, ha scritto il leader del Labour Jeremy Corbyn.

Il primo a parlare di attacco terroristico è stato il sindaco di Londra, Sadiq Khan, come si legge anche in un post su Facebook. “Non abbiamo ancora tutti i dettagli ma questo è stato chiaramente un attacco deliberato contro londinesi innocenti, molti dei quali avevano appena finito di pregare durante il mese sacro del Ramadan“, si legge sul post. “Quello che appare contro un attacco a una particolare comunità, come i terribili attacchi a Manchester, Westimster e London Bridge, è anche un attacco ai nostri valori di tolleranza, libertà e rispetto“, precisa il primo cittadino di Londra.

Redazione

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