L’attentato di Londra ha lasciato strascichi anche in politica internazionale, con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha bacchettato il sindaco della capitale inglese Sadiq Khan. Dopo l’attacco a London Bridge e a Borough Market di sabato notte, il terzo in Inghilterra negli ultimi tre mesi, Trump ha prima mostrato vicinanza al paese amico.
«Qualunque cosa gli usa possano fare per aiutare Londra ed il Regno Unito, noi saremo al vostro fianco. Siamo con Voi, Che dio vi benedica», le parole del presidente magnate Trump. Insomma, le solite frasi di circostanza, obbligatorie in questi casi. Poi però è arrivata la stilettata a Sadiq Khan, il primo sindaco di fede musulmana di Londra, di origine pakistana. La sua religione, agli occhi di Trump, probabilmente è un’aggravante. Cosa aveva detto Khan di sbagliato? Aveva esortato i suoi cittadini a mantenere la calma e a continuare a vivere tranquilli nonostante l’incubo del terrorismo islamico.
«Almeno 7 morti e 48 feriti in un attacco terroristico e il sindaco di Londra dice che non c’è ragione per allarmarsi», la risposta di Trump su Twitter.
At least 7 dead and 48 wounded in terror attack and Mayor of London says there is "no reason to be alarmed!"
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 4 giugno 2017
Attentato a Londra: polemica Trump-Khan
La risposta di Khan? Nessuna. Il sindaco di Londra ha preferito ignorare la provocazione rispondendo attraverso il suo portavoce: «Il sindaco Khan ha da fare di meglio che rispondere a Trump, è occupato a lavorare con la polizia, i servizi di emergenza e il governo per coordinare la risposta all’orrendo e vigliacco attacco terroristico e sta provvedendo a rassicurare i londinesi e i visitatori».
Sadiq Khan has "more important things to do" than respond to Trump's tweets, says an aide pic.twitter.com/COH4kxikfM
— Matt Chorley (@MattChorley) 4 giugno 2017