“Attenti pescatori, sono tornati i marò”: bufera sul sindaco di Cesano Boscone

sindaco cesano boscone

La Fip, la federazione italiana pesca, ha diramato un bollettino in cui invita gli associati alla prudenza alla luce del ritorno dei due marò“. Non è piaciuto il commento affidato a Facebook del sindaco PD di Cesano Boscone, Alfredo Simone Negri, sul rientro in Italia di Salvatore Girone. La battuta, come l’ha definita il primo cittadino della località lombarda, ha scatenato una serie di attacchi e polemiche, arrivando fino all’interrogazione parlamentare chiesta da Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. “Se Renzi non lo caccia dal partito è complice“, ha dichiarato Carlo Fidanza, responsabile nazionale Enti locali del partito. “Scherzavo, ma non sono degli eroi“, ha spiegato il sindaco che ha rimosso il commento dal profilo. “Francamente non ritengo che i Marò meritino di essere onorati come due eroi. Capisco che alle Forze Armate si debba dedicare un’attenzione particolare ma siamo di fronte a una vicenda controversa, dove sono morti civili inermi. Ha fatto bene il governo a spendersi per riportarli a casa ma penso che sia anche giusto che la nostra opinione pubblica ne possa parlare, discutendo anche degli aspetti poco chiari della vicenda“, ha scritto sulla sua pagina.

La battaglia è continuata online e non solo, visto che il coordinatore provinciale e capogruppo consiliare di Cesano Boscone per Fratelli d’Italia, Fabio Raimondo, ha annunciato, che presenterà un’interrogazione per quello che definisce “un comportamento gravissimo da parte di un sindaco“.

Il primo cittadino si difende e parla di una battuta ma rivendica il diritto di critica e soprattutto chiede di non strumentalizzare la vicenda in un momento delicato come è quello a ridosso del voto amministrativo, rendendo le sue parole un caso nazionale.

Mi rendo conto che rispetto alla battuta sui Marò mi sarei dovuto mordere la lingua. Un mio limite è che quando penso di avere la battuta ad effetto in canna io la voglia dire o scrivere“, scrive ancora su Facebook. “Detto questo però non sono d’accordo con la loro santificazione. Bene ha fatto il governo a muoversi per riportarli a casa e auspico un giusto processo ma che ora la destra pensi che non si debba discutere della vicenda – ivi incluso lo strumento della satira – é decisamente fuori luogo. Credo sia un diritto dell’opinione pubblica e pure della politica discutere di quanto successo senza strumentalizzare la vicenda a fini elettorali, cosa che sta facendo in queste ore soprattutto chi si dice maggiormente sensibile ai fatti“. Dal suo profilo Facebook è arrivata anche una lettera aperta a Giorgia Meloni.

lettera meloni

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