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Il pangasio di nuovo sotto i riflettori dell’opinione pubblica. Si torna a parlare di questo pesce venduto a basso costo e che spesso finisce nei piatti dei bambini, ma non solo (leggi pangasio spacciato per dentice). Già bandito dai prodotti a marchio Coop e dalle mense dell’Emilia-Romagna per le quantità di inquinanti di mercurio, ora, questo pesce osseo d’acqua dolce proveniente dai bacini del fiume Mekong, in Vietnam, torna a far parlare di se grazie a uno studio della Universidad de La Laguna, nelle Isole Canarie in Spagna, pubblicato sulla rivista Chemosphere.
Ed è proprio la zona da cui proviene a preoccupare in maniera rilevante. Il pangasio vive e si riproduce infatti nel fiume Mekong in Vietnam, uno dei più inquinati, perché nasce in Cina e attraversa poi aree fortemente industrializzate in cui si fa largo uso di pesticidi nelle coltivazioni.
[didascalia fornitore=”altro”]By Sirisak_baokaew – pescatori sul Mekong (Vietnam) – Shutterstock[/didascalia]
Ma perché il pangasio è uno dei pesci più consumati al mondo? E’ molto economico, si sviluppa velocemente ed è facile da allevare. E’ capace infatti di resistere ai cambi di temperatura e ad acque non proprio pulite. E’ anche molto semplice da nutrire, in quanto onnivoro e all’apice della catena alimentare. Ma proprio per questo motivo ha la tendenza ad accumulare gli inquinanti che introduce nel suo organismo, tra cui appunto il mercurio. E l’eccesso di assimilazione di mercurio è tossico per l’organismo andando ad intaccare sistema nervoso e reni.
Cosa ci dice l’Universidad de La Laguna sul pangasio
Il team di ricercatori ha analizzato un totale di 80 campioni di filetti di pangasio congelati e disponibili in condizioni naturali o marinate. I risultati hanno rivelato che alcuni campioni, specialmente nelle loro presentazioni marinate, superano le concentrazioni massime ammissibili stabilite dalla legislazione europea a 0,5 mg / kg. L’analisi dei campioni, eseguita mediante spettrofotometria di assorbimento atomico a vapore freddo, ha mostrato un ampio intervallo di concentrazioni di mercurio tra 0,10-0,69 mg / kg, con un valore medio di 0,22 mg / kg. “Una volta ottenuti questi dati e assumendo un consumo settimanale di 350 grammi di pangasio, la percentuale di contributo alla dose settimanale tollerabile di mercurio è del 32% e del 27,5% per le donne e gli uomini, rispettivamente“, evidenzia Ángel J.Gutiérrez Fernández, della Universidad de La Laguna.
In sostanza il consumo continuativo di pangasio può esporre ad alti livelli di mercurio, con possibili conseguenze a lungo termine sulla salute. Soprattutto per i bambini si raccomanda quindi il consumo di altre varietà di pesce.